La scuola del futuro a Mel punta su legno e ambiente

Il progetto coordinato da Flavia Vaccher vince il concorso di idee ministeriale. Cesa: «La graduatoria non è vincolante, mostreremo ai cittadini anche gli altri»

MEL. A fine mese sarà inaugurata in municipio a Mel la mostra dedicata ai progetti che hanno partecipato al concorso di idee “#ScuoleInnovative”, lanciato nei mesi scorsi dal Governo. Elaboratori progettuali, poco meno di una ventina, che immaginano quello che potrà essere il nuovo polo scolastico che sorgerà al posto della scuola media “Marco Da Melo”. La mostra era già stata annunciata nei giorni scorsi dal sindaco, Stefano Cesa.

L’esposizione darà la possibilità ai cittadini di Mel di vedere tutti i progetti inviati al Ministero che però ha già fatto una graduatoria degli elaborati che meglio rispondono alla sua idea di scuola innovativa. «Esiste già un progetto vincitore per il nuovo polo scolastico: è il nostro», sottolinea l’architetto Flavia Vaccher, capogruppo del team composto da Massimo Rossetti, Gianluigi Santinello, Nicola Sartorello, Mirko Murrone, Cosimo Marchiori e Alex Recaldin. «La commissione, per Mel, ha scelto il piano presentato dal nostro gruppo e ha ritenuto che i progetti vincitori rispondano pienamente ai criteri richiesti dal bando, ponendosi quindi come modelli virtuosi di scuole sicure e innovative».

Il Ministero ha poi comunicato al Comune di Mel la graduatoria con i primi tre progetti che offrono spunti per la realizzazione del futuro polo scolastico. «Nel bando del Miur si legge chiaramente che la stazione appaltante mette a disposizione degli enti locali richiedenti le idee premiate, al fine di consentire l’eventuale affidamento dei successivi livelli di progettazione», fa presente il sindaco Cesa. «Il progetto del team guidato dall’architetto Vaccher ha vinto il concorso di idee, ma la graduatoria formulata a seguito di quest’ultimo non è vincolante».

«Il Miur ci ha trasmesso i progetti che si sono classificati ai primi tre posti. Tutti gli altri non li abbiamo visti. E per una questione di rispetto, sia nei confronti di chi ci ha lavorato che della popolazione di Mel, che ha diritto di conoscerli, abbiamo deciso di organizzare una mostra, tra l’altro prevista dal bando del Miur». Cesa aggiunge poi che le sue affermazioni trovano riscontro nel codice dei contratti, «il quale stabilisce che la stazione appaltante, nel caso di progetti di particolare rilevanza e complessità, può procedere con uno step successivo, vale a dire con l’individuazione di fino a 10 elaborati che hanno partecipato al concorso di idee, chiedendo di formulare uno studio di fattibilità, che comprenderà ovviamente anche la parte economica». Detto questo, tra pochi giorni i cittadini zumellesi e non potranno vedere con i loro occhi tutte le tavole progettuali. Tra cui quelle realizzate dal team che si è conquistato il primo posto nel concorso di idee.

«Un progetto, il nostro, fortemente orientato a integrazione nel contesto ambientale, efficienza energetica, sicurezza antisismica e sostenibilità ambientale», precisa Vaccher. «L’edificio, di due piani fuori terra, è caratterizzato da un’articolata copertura a falde in doghe di legno scuro e da una corte centrale scoperta che funge da luogo di accoglienza e di aggregazione. Esso mira a minimizzare l’impatto visivo dal vicino centro storico, posizionato a una quota più alta, rispetto al quale il progetto pone particolare attenzione nel valorizzarne le relazioni fisiche e visive».

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