La scuola edile non si ferma più «Attiveremo il quinto anno»

SEDICO
Innestata la quinta. La scuola edile di Sedico è pronta ad attivare anche il quinto anno scolastico. Il centro di formazione professionale bellunese prosegue così l’ampliamento delle proprie proposte didattiche.
Da quando è partito il percorso “sistema casa”, tramite il quale gli allievi apprendono conoscenze e competenze dal punto di vista edile, elettrico e termoidraulico, il numero di studenti è raddoppiato, come le classi.
Ora la scuola edile conta più di 100 iscritti e per garantire ai propri ragazzi un percorso di qualifica ottimale, l’istituto si sta attrezzando al fine di creare anche il quinto anno di studi. In questo modo verrebbe consentito agli allievi più meritevoli di potersi iscrivere all’università. Attualmente, dopo tre anni gli studenti ottengono la qualifica di operatore edile, mentre al quarto anno conseguono il diploma di tecnico edile.
«Sono molto legata alla scuola edile di Sedico», ha spiegato l’assessore regionale Elena Donazzan, intervenuta in una classe virtuale del centro di formazione. «Ritengo che abbia sempre dimostrato grande lungimiranza, anche in periodi non facili del passato. Si tratta di un istituto che vuole continuare ad investire nell’innovazione e in Regione faremo tutto il possibile per sostenere le richieste dell’intero settore scolastico».
Stando a quanto dichiarato dal presidente dell’ente, Dario Pietro Tonin, «c’è bisogno di maggiori informazioni e una formazione culturale più approfondita con delle specializzazioni avanzate. Questo sia per la parte esecutiva che per quella amministrativa e contabile; sono le aziende che ce lo richiedono. Esiste già la bozza del progetto, stiamo interagendo con un gruppo di imprese che lavoreranno assieme a noi per l’allestimento e la stesura del programma. Saranno proprio loro ad accompagnare successivamente i ragazzi negli stage. Collaboreremo sempre con la sede di Treviso e in parte anche con Venezia, mentre le altre sedi regionali non possiamo coinvolgerle per problemi logistici. Ora necessitiamo di una campagna informativa sul territorio, le premesse ci sono tutte e siamo pronti a reclutare anche geometri e periti edili in questo progetto. Il nostro settore deve alzare il livello della formazione, con strategie innovative», puntualizza ancora Tonin.
Soddisfazione anche da parte del direttore della scuola edile, Danilo De Zaiacomo, che ha moderato la discussione: «Cresciamo come numeri nel corso degli anni, un ottimo segnale. Tale modello sarebbe però da implementare e provare anche fuori dal contesto regionale, investendo più fondi sulla formazione e sull’aggiornamento, anche per la categoria delle imprese e degli adulti».
Non sono mancati durante la lezione gli interventi degli insegnanti e degli allievi, i quali hanno raccontato come il delicato momento scolastico, contraddistinto dalla didattica a distanza.
L’ingegner Claudia De Rocco, infine, ha snocciolato i diversi vantaggi delle piattaforme online attraverso le quali i ragazzi interagiscono con i propri docenti. Così possono rimanere sempre aggiornati e connessi, proseguendo nel percorso di studi. –
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