La scuola per i terremotati grazie agli alpini bellunesi
BELLUNO. La prima campanella suonerà giovedì. Per i cento studenti delle elementari e delle medie di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, il ritorno in aula non potrà essere nelle scuole del paese, dichiarate inagibili dopo il terremoto del 24 agosto. A costruire la nuova scuola temporanea ci stanno pensando i volontari della Protezione civile degli Alpini: 15 veneti - tra cui cinque bellunesi, e poi trevigiani e padovani - assieme ai colleghi di Lombardia e Abruzzo. Il loro dovrà essere un intervento a tempo di record. Giovedì arriva il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per l’inaugurazione. Ed è ferma la volontà di partire con le lezioni secondo il calendario, come a dire che nemmeno il sisma e la sua scia di morte e distruzione possono fermare la quotidianità.
La Protezione civile veneta (appartenente alla colonna mobile partita poche ore dopo le prime scosse e poi fatta tornare indietro) è in moto da sabato pomeriggio, quando nel centro logistico di Motta di Livenza, nel Trevigiano, sono stati caricati i camion con i container dotati della strumentazione per lavorare e con alcune macchine operatrici. Ieri mattina all’alba la partenza, direzione Arquata del Tronto. La chiamata è arrivata per personale altamente specializzato (elettricisti, logisti, termoidraulici...) in grado ciascuno di contribuire in modo fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo in tre giorni e mezzo di lavoro. «Siamo chiamati a installare due tensostrutture-capannoni fornite dal Dipartimento della Protezione civile. All’interno saranno sistemate delle tende pneumatiche con la pavimentazione per rendere l’ambiente quanto più decoroso», spiega Orazio D’Incà, coordinatore della Protezione civile dell’Ana per il Terzo raggruppamento che comprende Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Le due tensostrutture misurano 12 metri per 30 e faranno da “contenitore” a una dozzina di tende pneumatiche in tutto che fungeranno da aule. Ci saranno poi alcuni spazi comuni al coperto per la ricreazione, tenuto conto che nelle zone del sisma le temperature si stanno già abbassando. Il Comune di Arquata del Tronto si occuperà di fornire gli arredi per le classi. I volontari veneti lavoreranno se necessario anche di notte per far sì che sia rispettata la scadenza di giovedì mattina. Quelle realizzate saranno, come detto, delle aule provvisorie. Tra una ventina di giorni, infatti, è annunciato l’arrivo dei moduli prefabbricati che saranno utilizzati nei prossimi mesi. Gli Alpini veneti saranno nuovamente chiamati a dare il proprio contributo: saranno loro, con i colleghi di altre regioni, a doversi occupare della predisposizione dell’area in cui saranno posizionati i prefabbricati.
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