«La seggiovia Pian dei Nidi è diventata del Comune»
SAPPADA. L'impianto di Pian dei Nidi, quello che sale verso Sappada 2000, è diventato di proprietà del Comune: l'amministrazione provvederà alla gestione attraverso un bando pubblico. Il sindaco Manuel Piller Hoffer lo ha reso noto in consiglio. Soddisfazione è stata espressa anche dall'opposizione di “Sappada cambia”, che ribadisce «la necessità di percorrere la medesima strada anche per gli altri impianti». C'è una difficoltà in più, però. La rete impiantistica è per la maggior parte privata. Pian dei Nidi, invece, era il risultato di un progetto di finanza tra il Comune e la società Ski Program, a suo tempo fallita, col leasing gestito da Civileasing, oggi Banca di Cividale. L'acquisizione da parte del Comune è appunto il risultato della trattativa con la banca andata a buon termine.
Se nella conca si tira un sospiro di sollievo per questo esito, resta l'incognita della prossima apertura degli impianti della Campetti, società in liquidazione. L'anno scorso, a fine novembre, nonostante le difficoltà, le piste riuscirono ad aprire grazie all'anticipo delle precipitazioni. Ora però, ad oggi, non si sa ancora a chi toccherà sostituire la Campetti. Non è escluso che possa ritornare in campo la Cooperativa Centro Cadore che, con successo, ha concluso la stagione estiva. L'amministrazione comunale è impegnata, in questi giorni, a definire la prospettiva. Intanto "Sappada cambia" fa sapere di attendere di leggere il bando di gestione dell'impianto Pian dei Nidi per capire gli oneri che saranno a carico del gestore e del Comune.
«Alla luce del conseguimento della proprietà di Pian dei Nidi da parte del Comune è auspicabile», afferma il coordinatore Alessandro Mauro, «che anche altri impianti diventino di proprietà del Comune di Sappada. A nostro avviso, una maggiore proprietà di impianti in capo al Comune permetterebbe sicuramente un maggiore contributo economico a favore dell'impiantistica a Sappada che, allo stato, solo con Pian dei Nidi si attesterebbe intorno ai 100.000 euro».
Pare infatti che il Comune, a fronte della proprietà, potrebbe contribuire con un importo pari al 30% della gestione complessiva degli impianti. In merito all'ultimo consiglio comunale, "Sappada cambia", come fa sapere attraverso una nota, ha votato contro il prelevamento dal fondo di riserva del bilancio di previsione 2016/2018 e contro la variazione al bilancio di previsione 2016-2017-2018 considerato che, ancora una volta, non c'è stato alcuno confronto sulle scelte in tema di bilancio che gravano sulla collettività e che rappresentano scelte strategiche per la visione del Paese. "Sappada cambia” ha auspicato in consiglio l'elaborazione di un regolamento comunale sul cambio di grado di protezione dei fabbricati rurali e sulle installazioni di antenne e ripetitori telefonici, al fine di non trovarsi a esprimersi sui singoli casi senza linee guida.
Francesco Dal Mas
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