La segue dappertutto con la scusa del cane
FELTRE. Il cane era il pretesto per il primo approccio da parte di un camerunense nei confronti di una donna di Feltre.
È bastato dargli un po’ di confidenza per vederselo sempre intorno fino alla querela per atti persecutori dello scorso anno. Il 29enne africano era arrivato a Lampedusa a bordo di uno dei barconi nel Mediterraneo e si trovava ospite della cooperativa Dumia di Feltre. Quando usciva e vedeva la donna passeggiare, si metteva al suo inseguimento, non dandole mai tregua. La ragazza l’ha anche invitato a smetterla, ma non c’è stato verso di toglierselo di torno. Se in un primo momento ci poteva essere una carezza alla bestiola, in seguito l’interesse si è interamente concentrato su di lei. Che non ne voleva proprio sapere.
La donna è stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita e a fare strade diverse per non incontrare quest’uomo che a modo suo la stava corteggiando. A un certo punto, nell’ottobre dello scorso anno, non ce l’ha più fatta a sopportarlo ed è andata ai carabinieri a presentare una querela. L’indagato, difeso dall’avvocato Rui, ieri mattina è stato rinviato a giudizio per stalking.
La donna si è costituita parte civile con Riccitiello, ma potrebbe anche decidere di ritirare la denuncia, nel caso riceva una lettera di scuse, con l’impegno di non farsi più vedere. Il camerunense non è più alla Dumia, ma sarebbe ospite di una struttura di Torino. Ha tempo fino al 6 giugno per muoversi ed evitare il processo. —
G.S.
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