La Sest di Limana amplia gli spazi per gli uffici
LIMANA. Ampliamento in vista per la Sest di Limana. L’azienda leader europea nella produzione di elementi per lo scambio termico ha infatti deciso dei lavori che consentiranno di riorganizzare l’attività degli uffici.
«Lo stabilimento, che ha storicamente sede in località Baorche, sarà ampliato di 200 metri quadrati», spiega Michele Faggioli, amministratore delegato dell’azienda, che fa parte del gruppo Lu-Ve. «Stiamo espletando gli ultimi passaggi burocratici con il Comune e poi gli interventi potranno partire. L’idea è nata in quanto siamo un po’ sacrificati sul fronte degli spazi dedicati agli uffici. Le opere ci consentiranno di distribuire meglio le postazioni di lavoro».
Faggioli tiene poi a ricordare l’impegno dell’azienda nell’ammodernamento di macchinari e attrezzature. «A Limana viene mediamente investito un milione/un milione e mezzo di euro all’anno in quest’ambito», mette in risalto. «L’anno scorso un investimento importante ha riguardato il nuovo impianto – in sostituzione di quello precedente, ormai vetusto – per la verniciatura in cataforesi. Siamo una delle pochissime aziende che produce internamente scambiatori di calore e c’era la necessità di procedere all’acquisto del nuovo macchinario. Investire in questo senso è fondamentale per migliorare la qualità del prodotto, ridurre la fatica degli operatori, aumentare la capacità produttiva e l’automazione».
Il fatturato annuale della Sest si attesta tra i 30 e i 34 milioni di euro. «Anche il 2017 si è chiuso su questi valori», aggiunge Faggioli, «in un contesto in cui il gruppo Lu-Ve è in forte crescita. Basti pensare che al 31 dicembre 2017 la Spa ha registrato un fatturato consolidato di 270 milioni (+14,3% sul 2016, quando era di 236,3 milioni, ndr)».
Nella seconda parte dell’anno, inoltre, si è realizzato un significativo incremento della redditività operativa: 16,8 milioni di Ebitda, rispetto a 14,2 milioni realizzati nel primo semestre. Il 2017 è stato anche l’anno in cui il gruppo si è quotato sul mercato telematico azionario Mta: il processo, avviato con la fusione con Industrial Stars of Italy nel 2015, si è concluso nell’assoluto rispetto dei tempi previsti.
«In provincia di Belluno il gruppo è meno percepito rispetto all’azienda Sest. Ma dobbiamo ricordare che la realtà di Limana è uno dei plant di Lu-Ve», fa presente l’amministratore delegato. «L’attività è partita proprio a Limana con la famiglia Faggioli, nel 1974, e a Uboldo, in provincia di Varese, con la famiglia Liberali, che ha acquistato nel 1985 uno stabilimento già operativo, avviando poi un percorso di crescita costante».
Lu-Ve conta 10 unità produttive: in Italia, oltre a Limana e Uboldo, c’è anche Pavia. All’estero ci sono Polonia (stabilimento storico), Russia, Repubblica Ceca, Svezia, Cina e, da ottobre 2016, anche India.
«Tutto il gruppo è in forte crescita», precisa Faggioli, «e si sta lavorando all’ampliamento degli stabilimenti in Polonia e Cina, per aumentare la produzione e crescere nei mercati esteri». Ma questi investimenti fuori confine non sono stati fatti a scapito della produzione in Italia, anzi. Basti pensare che cinque anni fa i dipendenti della Sest erano meno di 200 e ora oscillano tra i 260 e i 270.
«La Sest è un’azienda giovane», conclude Faggioli, «e l’impegno a trasformare i contratti da tempo determinato in indeterminato è costante, per tenere con noi figure professionali valide e preparate».
Martina Reolon
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