La società: «Il nostro cantiere va avanti»

L’ad dell’azienda bresciana, Pietro Bonomini, non è preoccupato: «Non abbiamo fatto errori»

SOSPIROLO. «I lavori proseguono, e anzi, andremo ancora più veloci di prima». Pietro Bonomini, l’amministratore delegato di Eva Valsabbia Spa, la società bresciana titolare della concessione per realizzare la centrale idroelettrica in Valle del Mis, ieri mattina era a Gosaldo. Una visita rapida, solo per verificare che gli operai fossero regolarmente al lavoro, visto che «il tratto del cantiere sequestrato è misero: sono solo 100 metri».

Dottor Bonomini, il cantiere è in attività?

«Certo, sta andando avanti a pieno ritmo. Anzi, andremo ancora più veloci di prima».

Cosa pensa del sequestro che è stato messo in atto? È preoccupato?

«La società ha tutte le autorizzazioni necessarie per effettuare quell’intervento».

Però vi contestano di aver lavorato in difformità al progetto. Per esempio di aver posato la condotta, nel tratto 10 del progetto, 8-10 metri più a valle della strada, dov’era previsto.

«Guardi ci può essere un margine di errore. Giustamente chi è preposto a farlo fa le sue indagini, ma noi siamo convinti di non aver sbagliato nulla. Siamo nel giusto, perché siamo persone per bene. Anzi, anche Acqua Bene Comune sbaglia a prendersela con noi. Bisogna considerare che le centrali idroelettriche che si costruivano trent’anni fa non erano eco compatibili, ma quelle di oggi rispettano l’ambiente. Ci sono molte più regole da rispettare, oggi, molte più prescrizioni. Siamo vincolati, e questa centrale non crea problemi all’ambiente».

Come vi comporterete adesso? Avete già valutato per esempio, un’eventuale richiesta di risarcimento danni per il blocco di un tratto del cantiere?

«Alla fine chi sbaglia paga».

Quindi chiederete un risarcimento?

«Ripeto, alla fine chi sbaglia paga, e ci sono regole precise che definiscono queste questioni. Noi abbiamo piena fiducia negli organi preposti al controllo e alla verifica del cantiere».

Alessia Forzin

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