La sostenibilità ambientale sotto i riflettori della fiera

Longarone, inaugurata la sedicesima edizione di “Caccia, pesca e natura” Bacchettate agli animalisti: «Non possiamo fare a meno di cacciatori e pescatori»
Inaugurazione della fiera Caccia Pesca natura a LongraoneFiere
Inaugurazione della fiera Caccia Pesca natura a LongraoneFiere

LONGARONE. Apertura della 16ª edizione di “Caccia, pesca e natura” a Longarone Fiere all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale, anche se non sono mancate le repliche istituzionali ai movimenti di protesta animalista. «Questa fiera rappresenta un lavoro di squadra – ha detto il presidente dell’ente fieristico Giorgio Balzan – con la sinergia con Regione, Provincia, associazioni (dal pet therapy fino alla tassidermia e anche lo sport sociale con Assi Onlus) e volontari. Il messaggio che vogliamo lanciare è quello del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, delle potenzialità turistiche e dell’integrazione, anche abbattendo le barriere per i disabili».

Le manifestazioni di protesta all’esterno della fiera si sono svolte pacificamente ma i movimenti ambientalisti sono stati oggetto di alcuni interventi come quello del sindaco di Longarone Roberto Padrin: «Gli anni scorsi sono andati ben oltre la maleducazione, è necessario il rispetto anche per chi non la pensa alla loro maniera. Per quanto riguarda il valore della rassegna, come Comune abbiamo già in programma un laghetto per la pesca sportiva che sarà attrezzato per i disabili».

«Questa manifestazione era a rischio – ha detto il consigliere provinciale Pierluigi Svaluto Ferro – per via della situazione della Provincia e delle “pressioni” e polemiche esterne, ma grazie al volontariato l’organizzazione è stata come sempre impeccabile. La caccia e la pesca sono un mondo fatto di passione di tante persone che portano avanti una tradizione. Dobbiamo dare il segnale di non essere supini a piccoli gruppi che tentano di destabilizzare un lavoro costruito nei secoli, che porta ad un volano economico di notevole rilevo».

La Regione era presente con l’assessore alla caccia e pesca Giuseppe Pan che ha detto: «Ci teniamo ad un contatto diretto con questo mondo. Sono contrario a tutti gli estremismi: non possiamo infatti fare a meno di cacciatori e pescatori. Questo non è solo un hobby ma un servizio di ecologia concreta che porta alla pulizia di fiumi e boschi e al controllo della fauna, non ecologia solo “a parole” come quella di alcuni manifestanti. C’è quindi bisogno di meno burocrazia, di una legge quadro e di fare rete con progetti partecipati e condivisi come quello del contratto di fiume del Piave. Altre azioni sono il contrasto al bracconaggio, l’attenzione all’integrazione e avvicinare i giovani magari con delle scuole apposite per la caccia».

«Siamo i primi che vogliono il rispetto dell’ambiente – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti – chi caccia e pesca è infatti a stretto contatto con l’ambiente mentre altri no. Le polemiche sulla caccia riempiono sempre i giornali mentre altre questioni ambientali come il prossimo referendum sulle trivellazioni sono quasi sotto silenzio». Ciambetti ha richiamato la memoria del Vajont per indicare «il dovere etico e morale di non calpestare oltre l’ambiente».

Interventi anche di Claudio Canova della Confederazione regionale dei pescatori e di Oscar De Pellegrin di Assi Onlus che hanno ribadito la necessità di fare rete con tutti i soggetti del territorio.

Enrico De Col

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