La specificità della montagna ottiene un sì alla Camera
BELLUNO. Roger De Menech è decisamente soddisfatto. Ha fatto inserire nel provvedimento sul futuro assetto delle Province, il riconoscimento della specificità delle Province interamente montane e confinanti con Paesi esteri. Il voto è avvenuto ieri pomeriggio, in Commissione Affari Costituzionali della Camera dove si discute delle "Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni dei Comuni".
L’emendamento ha avuto come primo firmatario Roger De Menech, lo hanno sottoscritto anche Borghi Nicoletti (Pd), Lorenzo Dellai (Scelta Civica), Schullian, Plangger e Alfreider (SVP). Successivamente l’iniziativa è stata ripresa con un proprio emendamento dal relatore del provvedimento, Gianclaudio Bressa, sulla quale il ministro delle autonomie Graziano Delrio ha dato parere favorevole.
In base all’emendamento le Regioni attribuiscono a queste Province "forme particolari di autonomia nelle materie di cui all'art.117, commi terzo e quarto della Costituzione", mentre lo Stato assegna ad esse la "cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione in forma associata di servizi in base alla specificità del territorio medesimo" e “la cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale e enti territoriali di altri Paesi, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti".
Il provvedimento ora passa all'esame dell'aula, che inizierà lunedì prossimo.
«Stiamo dando corpo ad un risultato storico, un primo passo concreto - commenta Roger De Menech - è l'approvazione da parte della commissione affari costituzionali della specificità della provincia di Belluno, un passo essenziale e fondamentale che vede , per la prima volta riconosciuta a livello nazionale la specificità del nostro territorio».
Anche Sergio Reolon sottolinea l’importanza del risultato «frutto di un grande lavoro di squadra dei rappresentanti del Pd. Ora bisogna continuare a lavorare perché passi anche in Parlamento».
«Questo provvedimento nazionale è arrivato anche grazie all’inserimento dello statuto del Veneto della specificità e delle condizioni particolari di autonomia riconosciute dalla provincia di Belluno – spiega il consigliere bellunese – è stata fondamentale la determinazione, la continuità e la coerenza con cui le abbiamo sostenute in questi anni».
Nel provvedimento non si parla di elezione diretta per le Province montane: «Sarà il passo successivo», assicurano gli esponenti del Pd.
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