La squadra di Benetton punta sull’ecologia

«Non solo infrastrutture: l’eredità della rassegna iridata dovrà essere anche di carattere culturale»
CORTINA. Il commissario ad acta permetterà di recuperate il tempo perduto. Non ha dubbi in merito Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, che ieri ha sottolineato come al centro della sua idea di Mondiale debba esserci la tutela dell’ambiente. Il patron di 21 Investimenti ha parlato dei Mondiali di sci di Cortina come d’un evento «ispirato ad una grande sostenibilità ambientale».


«I punti cardine della Fondazione» ha detto, «sono quelli di lavorare in continuità con il passato e per far questo abbiamo Paolo Nicoletti che sta svolgendo un grande lavoro, di tutelare l’ambiente e di lasciare un’eredità importante anche a livello culturale. Attorno ai Mondiali vi è una squadra forte, coesa, che lavora in perfetta sintonia e sincronia con il territorio. Non basterà avere un Mondiale di successo, ma avere un lascito importante per Cortina. L’eredità della rassegna iridata dovrà essere oltre che infrastrutturale anche culturale».


Benetton ha annunciato che ai primi di agosto ci sarà un momento pubblico a Cortina per la presentazione di tutta la squadra operativa che vedrà alcuni nuovi ingressi e molte conferme. «Abbiamo individuato» ha rivelato, «un esperto già impegnato nelle Olimpiadi invernali di Torino che capitanerà un gruppo di lavoro in cui convoglieremo pensieri importanti in materia di ecologia. Vuol dire immaginare che l’ecologia è una risorsa, che l’unica risposta non è quella di non fare niente. Si possono realizzare delle strutture che rappresentano il territorio, che sono utili e indispensabili per il futuro, senza intaccare l’ambiente».


Per Cortina il focus sarà prevalentemente quello della mobilità. «Io» ha detto ancora Benetton, «vedo la possibilità di coinvolgere grandi aziende dell’automotive che possono avere l’occasione di affiancarsi ad un brand di grande visibilità come Cortina e lavorare in un microambiente per sperimentare i loro progetti di mobilità green». Il nuovo quadro normativo in cui è stato inserito il Mondiale ampezzano è per il presidente della Fondazione una garanzia di rispetto dei tempi.


«Stiamo lavorando nella giusta direzione» ha concluso Benetton, «mi piacerebbe pensare che tutti, a incominciar dalla comunità locale, potessero chiedersi cosa possiamo fare noi per i Mondiali più che chiedersi cosa i Mondiali ci porteranno. Lavorando assieme i risultati saranno grandiosi».
(a. s.)


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