La storia dell’accoltellato non convince i carabinieri

I militari cercano riscontri sul racconto del presunto aggredito in via Sanfor Il 41enne è stato medicato al pronto soccorso per ferite da taglio e dimesso
Di Gigi Sosso

BELLUNO. L’accoltellato non convince. Gli investigatori non sono sicuri che stia dicendo tutta la verità sull’aggressione a scopo di rapina di venerdì notte, in via Sanfor. I carabinieri non hanno smesso di cercare i due uomini di colore, che sarebbero fuggiti dopo l’aggressione, ma stanno anche facendo tutti i riscontri necessari. Ci sarebbero diverse zone di buio, come la notte di pioggia, sulla stradina di collegamento tra le vie Lante, a Borgo Piave e De Amicis, a Castion. Insomma, non è per niente detto che ci siano due persone in giro con un coltello, pronte a prendersela con i passanti e i loro beni. Nessun allarme, semmai la solita prudenza, che non fa male.

La vittima, vera o presunta ha 41 anni ed è stato sentito. Secondo il suo racconto, stava tornando nella sia casa di San Cipriano. Erano più o meno le 22.30, quando davanti alla chiesetta di via Sanfor ha incrociato due uomini di colore , tra i 25 e i 30 anni, che gli hanno chiesto il borsello. Il suo no ha scatenato una colluttazione ed è caduto per terra, riuscendo però a mordere la mano di uno dei due aggressori. Per tutta risposta, questo ha tirato fuori il coltello, colpendolo alle gambe con dei fendenti, prima di fuggire insieme al complice senza bottino.

Ferito e spaventato, ha avuto la forza di camminare per circa 200 metri, raggiungendo una casa più avanti, quasi all’altezza della curva di via De Amicis. Ha bussato a una porta e chiesto aiuto, facendo chiamare il Suem 118 e i carabinieri. L’ambulanza l’ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Martino, dove i medici di turno gli hanno riscontrato e medicato ferite guaribili in una decina di giorni, prima di essere mandato a casa. Mentre i carabinieri hanno cominciato indagini e ricerche, a caccia dei presunti aggressori e di riscontri al racconto piuttosto lacunoso dell’uomo. Gli aspetti da chiarire sono almeno quanti i dubbi. Quell’aggressione denunciata dall’uomo potrebbe anche non esserci stata o sarebbe avvenuta con modalità diverse.

Non risulta che si siano dei testimoni, in una notte buia e piovosa, lungo una strada poco illuminata, che nel tratto verso le vie Lante e Miari è anche soggetta a divieto di transito. Non ci sono telecamere della videosorveglianza, nemmeno nelle immediate vicinanze, di conseguenza l’unica versione disponibile è quella dell’uomo di Castion. Un dipendente pubblico, fra l’altro.

Argomenti:accoltellamento

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi