La storica pizzeria “El Gringo” trasloca dalla vecchia sede

Il locale citato anche sul Gambero Rosso si trasferisce lungo la statale Il titolare Livio Mancini: «Il Covid è uno stimolo, nulla sarà più come prima»



CALALZO

El Gringo di Calalzo non lascia, ma raddoppia. Un messaggio carico di ottimismo, quello lanciato al territorio cadorino da Livio Mancini che, insieme alla compagna Laura Ghislandi, ha deciso di compiere un deciso passo in avanti, in un periodo tutt’altro che semplice.

Giovedì scorso è stata infatti inaugurata la nuova sede della storica pizzeria di Calalzo, aperta nel 1968 e da otto anni nelle “sapienti mani” di Livio Mancini, originario di Domegge.

«Ci siamo trasferiti in un locale più grande, situato lungo la statale», ha spiegato Mancini, «cercavamo da tempo uno spazio diverso, più ampio. Lo abbiamo trovato laddove c’era un’altra pizzeria molto famosa in Cadore, da Giorgio, un posto che ricordo bene perché ci andavo spesso da bambino».

Perché cambiare, investendo su un nuovo locale, in piena pandemia?

«Il Covid 19 ha rappresentato uno stimolo per noi, non un freno. Siamo di fronte ad un momento epocale che cambierà tante delle nostre abitudini, compresa la ristorazione. Difficile pensare che il Covid sparirà di colpo permettendoci di tornare a quello che facevamo prima di marzo. Più facile, a mio avviso, pensare di doverci adattare a modi nuovi di vivere la vita. Per questo motivo abbiamo deciso di proseguire il nostro percorso, senza pensare alla pandemia. Volevamo un locale più grande rispetto al precedente ed una volta individuato quello che faceva al caso nostro, lo abbiamo preso ed inaugurato».

Cosa ne sarà del vecchio El Gringo, situato in pieno centro a Calalzo?

«Quei locali sono di mia proprietà, al momento li stiamo smantellando e per qualche tempo diventeranno un magazzino. L’idea è quella di aprire, lì, un nuovo locale, diverso dall’attuale El Gringo. Ho delle idee che stiamo perseguendo, anche in questo caso con o senza Covid 19 cambierà poco. Abbiamo intenzione di inaugurarlo nella prossima primavera. Cosa offrirà? Stiamo affinando il progetto, per questo motivo al momento mi sento di dire che sarà una sorpresa, probabilmente anche per noi» .

Cosa cambia da El Gringo in tempo di Covid e distanziamento sociale?

«Nel vecchio locale avevamo sessanta posti e li abbiamo portati a 38, in quello nuovo i posti disponibili a pieno regime sono 110, li abbiamo portati a sessanta. Stando ai numeri, potremmo dire che è cambiato poco rispetto al passato. Abbiamo gli stessi posti a sedere del periodo pre Covid 19, disposti in un locale molto più grande».

Chiusura dedicata al personale. Anche in questo caso, cosa cambia con la nuova location?

«Niente, siamo rimasti gli stessi di sempre. A dire il vero avevo intenzione di assumere due nuove figure ma con i tempi che corrono mi sono dovuto un attimo frenare. Cambierà, probabilmente, il tipo di clientela. Oggi avremo persone di passaggio che ieri non avevamo trovandoci in centro a Calalzo. Ci tengo a sottolineare che non abbandoneremo il paese, come detto torneremo in primavera con una nuova proposta. Per la pizza invece basterà spostarsi leggermente più giù, verso la statale».

La pizza de El Gringo di Calalzo è “storia” : di recente ha conquistato i due spicchi sulla guida alle pizzerie d’Italia firmate Gambero Rosso. —

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