La strada che porta a Ceresera pronta entro la fine di marzo
LIMANA. Ancora un mese e mezzo di lavori e la riattivazione della vecchia strada che, prima del 1966, collegava il borgo del vecchio mulino con la frazione di Ceresera, a Limana, dovrebbe essere terminata. Gli interventi progettati dalla Provincia di Belluno, e che vedono all’opera la ditta Tecno Scavi di Lamon, stanno procedendo secondo il cronoprogramma. «Se le condizioni meteo saranno favorevoli, dovremmo riuscire a rispettare i tempi stabiliti, quindi terminare i lavori verso la fine di marzo», fa sapere Fiorenzo De Col, geometra di Palazzo Piloni. In queste settimane l’impresa ha provveduto al tracciamento dell’asse stradale e ora continuano gli interventi per rendere la strada percorribile. Strada che permetterà ai residenti di raggiungere le proprie abitazioni, tutte site in territorio limanese, nel caso in cui il guado sul Cicogna non risulti percorribile.
Il problema infatti è annoso ed era iniziato già nel 2012: ogni volta che le piogge sono un po’ più intense il ponticello sul torrente viene spazzato via e i Comuni di Limana e Belluno devono provvedere a proprie spese al suo ripristino. Il guado è crollato cinque-sei volte solo tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Oltre che al tracciamento della strada, la Tecno Scavi sta continuando con il taglio delle piante iniziato già nel mese di gennaio. E proprio ieri è stato fatto un sopralluogo con il geologo per i lavori che servono a far fronte a un’altra problematica: nel contesto della strada c'è una frana che non si muove da 20 anni, ma «riattivando il percorso si stanno portando avanti i lavori che lo mettano in completa sicurezza da questo punto di vista», sottolinea Giorgio Cibien, assessore alla difesa del territorio di Limana.
«La ditta è attualmente impegnata nel consolidamento del fronte franoso, in particolare della scarpata a monte», spiega De Col. La questione è seguita dalla Provincia in quanto le criticità causate dal Cicogna avevano spinto ad attivare una procedura di massima urgenza, che aveva portato la Regione a stanziare 200 mila euro con l’ordinanza ministeriale 3 del 2104, autorizzata dal commissario delegato per gli eventi che hanno interessato il territorio nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012. Il finanziamento era stato approvato il 4 giugno 2014 e, da allora, l'ente di riferimento è Palazzo Piloni. Il Comune di Limana, dal canto suo, è sempre stato in prima linea: dal 2012 si è recato più volte al Genio civile di Belluno, per capire la natura degli interventi possibili. Scartata già inizialmente la possibilità di poter costruire un ponte, troppo costoso e inadeguato per gli eventi che potrebbero interessare il torrente Cicogna, oltre che essere appoggiato sul suolo di due Comuni, Belluno e Limana, la scelta si è indirizzata al recupero della vecchia strada. Un intervento che rappresenta una soluzione definitiva e che è condiviso anche dai residenti.
Martina Reolon
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