La Strada dei formaggi riparte

Il presidente Simionato: dopo un anno di stand by, c’è un progetto

BELLUNO. Dopo un periodo di impasse, la Strada dei Formaggi potrebbe tornare a rivivere con un po’ più di smalto. Lo dice il suo presidente, Massimo Simionato, che riconosce come, soprattutto «nell’ultimo anno, l’iniziativa ha conosciuto un momento di stand by. D’altra parte», precisa Simoniato, «l’anno scorso abbiamo lavorato molto per far riconoscere questo progetto a livello regionale. E alla fine, dopo un duro lavoro, ce l’abbiamo fatta. Venezia ha riconosciuto non solo la Strada dei Formaggi, ma anche tutti i prodotti tipici bellunesi, dalla patata di Cesiomaggiore al fagiolo di Lamon e via così. Un riconoscimento che attendavamo con ansia, per poter poi promuovere in modo migliore il nostro territorio».

Sull’iniziativa avviata diversi anni fa sotto la spinta dell’allora presidente della Camera di Commercio, Paolo Doglioni, era iniziata a decrescere la fiducia sul suo successo. Oltre ai ristoratori che promuovevano senza apparente entusiasmo i formaggi bellunesi ai loro clienti, c’erano stati problemi anche con qualche latteria, magari non disposta a rifornire con quantità non proprio elevate i vari esercizi pubblici. «Ma ora queste situazione stanno per essere superate», promette il presidente, «insieme al Consorzio Dolomiti stiamo mettendo a punto un nuovo percorso di marketing e promozione della Strada che, siamo sicuri, porterà dei frutti importanti. L’idea sarà presentata ai nostri duecento soci ai primi di marzo; sono sicuro che nessuno di loro potrà rifiutarsi di sostenere questi progetti».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi