La trattativa per la vendita c’è la decisione entro l’estate
BELLUNO. L’interessamento c’è. E forte. Ma il soggetto interessato ad acquistare la sede della Banca d’Italia, nel cuore del centro storico, non ha ancora sciolto le sue riserve. Lo farà entro...
BELLUNO. L’interessamento c’è. E forte. Ma il soggetto interessato ad acquistare la sede della Banca d’Italia, nel cuore del centro storico, non ha ancora sciolto le sue riserve. Lo farà entro qualche settimana. Entro la fine dell’estate, insomma, dovrebbe chiudersi (non si sa ancora se favorevolmente oppure no) la trattativa in piedi da oltre un anno.
La persona che la sta conducendo un anno e mezzo fa ha fatto un sopralluogo nei locali. Si parla di 6.500 metri quadrati di superficie lorda, con prevalente destinazione urbanistica a istituto di credito ma anche commerciale e abitativa al rustico. Una superficie considerevole, che va ristrutturata e riempita. E pare essere proprio questo a frenare la conclusione della trattativa: come occupare gli spazi, enormi, della Banca d’Italia.
La filiale è chiusa dal 2009. In passato sono state tante le voci di piazza sulla sua riqualificazione: c’è chi ha dato per certa l’apertura di un punto vendita di Zara, colosso dell’abbigliamento, chi aveva ventilato l’ipotesi di adibire parte degli spazi a sede amministrativa di Luxottica, che avrebbe avuto il giusto prestigio considerando che l’edificio si affaccia su piazza dei Martiri. Ma quella splendida terrazza al primo piano, con vista sul Campedel, ben si presterebbe ad ospitare un ristorante, ha suggerito più di qualcuno. Nei due piani superiori ci sono cinque appartamenti, ristrutturati poco prima che la filiale venisse chiusa.
Voci, ipotesi per il riutilizzo di quell’immobile prestigioso. Mai concretizzate, anche perché Belluno è una città piccola, e i grandi marchi difficilmente sono interessati ad aprire punti vendita se non ci sono i numeri per rendere remunerativo l’investimento.
La persona che ha manifestato il suo interesse per l’acquisto dell’immobile era molto vicina a comprare l’edificio, qualche mese fa. Ora ci sta pensando. Si è preso tempo qualche settimana ancora. La spinta decisiva potrebbe arrivare se la città dimostrasse di credere nell’operazione (milionaria, si parla di una cifra fra i 4 e i 5 milioni solo per l’acquisto, poi c’è la ristrutturazione): non mettendo mano al portafogli, ma appoggiando l’interesse esistente.
Del resto, sarebbe un’occasione imperdibile per vedere rimesso a nuovo uno stabile che si affaccia sulla piazza principale della città. Da parte sua, il Comune lascia intendere che non ostacolerà eventuali richieste di modifiche di destinazione d’uso e auspica che la situazione si concluda positivamente. Non resta che attendere qualche settimana per sapere come si chiuderà la trattativa di vendita.
(a.f.)
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