La “Usc di Ladins” abbandona le Poste e si distribuisce da sé
LIVINALLONGO Posta in ritardo e la Usc di Ladins fa da sé: i redattori diventano anche postini. La riorganizzazione voluta da Poste italiane, ormai in vigore da un paio di anni, che prevede che il postino passi a recapitare a giorni alterni la corrispondenza, ha penalizzato fortemente giornali come quotidiani e settimanali. Per i secondi in particolare questo sistema di distribuzione non garantisce un recapito regolare e puntuale. Soprattutto quando questo è previsto a ridosso del fine settimana.. È il caso de La Usc di Ladins, l’organo di informazione delle vallate ladine del Sella, edito dall’Union Generela di Ladins dla Dolomites. In un primo momento, dopo che Poste Italiane aveva deciso di non far lavorare più i postini il sabato, giorno storico di uscita del periodico, aveva ovviato al problema anticipando la “chiusura” e la stampa al mercoledì pomeriggio, per poter così arrivare nelle case il venerdì.
Problema che si è però ripresentato con l’introduzione della distribuzione a giorni alterni. Succedeva così che il giornale arrivasse a destinazione anche il lunedì o addirittura il martedì. Ovvie le proteste dei lettori che attendono il settimanale anche per consultare l’ampia pagina che dedica agli avvenimenti del fine settimana.
Una situazione che con il tempo aveva cominciato a scontentare i lettori, soprattutto gli abbonati: circa 120 tra Fodom e Colle, oltre ai circa 60 di Cortina. Così per correre ai ripari l’Union Generela ha preso la decisione estrema: abbandonare Poste Italiane e gestire in proprio anche la distribuzione affidandola a Giulia Tasser, la redattrice della pagina di “Souramont” che insieme a Marco Dibona e Lorenzo Soratroi garantiscono l’informazione in ladino dai tre comuni di Fodom, Col e Ampezo.
Lo stesso problema dalla settimana scorsa si è presentato anche nella limitrofa Val di Fassa. Anche qui Poste Italiane ha incominciato la distribuzione a giorni alterni. Nessun problema, almeno per ora invece, in Badia e Gardena, dove la Provincia autonoma di Bolzano finanzia ogni anno Poste Italiane proprio per garantire un efficiente distribuzione della corrispondenza. Un altro esempio delle molte disparità di trattamento tra la popolazione di lingua ladina delle vallate del Sella. —
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