La valigia coi soldi non c’entrava Pavone: «La tangente è provata»
ALPAGO. La valigetta piena di soldi non c’entra. Il 19 gennaio, all’inizio delle indagini sulla tangente alla cava di Col delle Vi, la Guardia di finanza aveva sequestrato un contenitore con dentro 9.420 euro in banconote di grosso taglio a un dipendente della Fratelli De Pra. Dopo la perquisizione il proprietario aveva dichiarato che quei denari erano risparmi personali che custodiva nel suo ufficio perché, non fidandosi delle banche, preferiva tenerli nelle sue immediate disponibilità. Gli servivano per la casa.
Inizialmente i finanzieri non gli avevano creduto, ma dopo un approfondimento e la richiesta dell’avvocato quel piccolo tesoro era stato dissequestrato: «Non c’entrava nulla», osserva il procuratore Francesco Saverio Pavone, «è stato il socio di De Pra e dei Fassa, Grigolin, a dare la svolta alle indagini, nel momento in cui ha preferito non mettersi nei guai ed è venuto a parlarmi. Quanto a De Pra, aveva fatto credere che i 10 mila euro sarebbero andati a un funzionario della Camera di Commercio che non esiste e avrebbe avuto questo regalo di Natale. In realtà, secondo la nostra tesi è stato lui stesso a fissare i prezzi, facendoli successivamente comunicare dal Tavolo tecnico che stabilisce i listini dei prezzi. In questo modo è riuscito a farli abbattere, con un guadagno per il Consorzio e un danno per il Comune di Farra. Alberto Nadalet e Antonella Losso hanno simulato questa indagine di mercato e la Camera di arbitraggio è stata tratta in inganno».
I soldi sono passati di mano illecitamente, secondo la procura: «Paolo Fassa li ha consegnati al di fuori di una stanza del Consorzio. Nella registrazione si sente che li conta, poi fa una telefonata alla moglie, che gli chiese se ha con sé questo denaro. Lui risponde che De Pra li ha voluti tutti in contanti e così abbiamo la prova provata che sono stati consegnati. I destinatari erano Alberto Nadalet e Antonella Losso, che attualmente è la moglie di De Pra. Quello che non sappiamo di preciso è come sono stati ripartiti. Nessuno ha chiesto di essere interrogato e andremo al processo». Secondo indiscrezioni, tutti negano. (g.s.)
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