La valle in lutto per Alfredo: «Un uomo speciale»
FORNO DI ZOLDO. La val di Zoldo piange Alfredo Brustolon, morto venerdì dopo essere scivolato lungo un ripido pendio tra Foppa e Cercenà. «Era solito andare a funghi», dice il cugino Guerrino Brustolon, «e conosceva molto bene i posti. Però gli dicevo sempre di non calzare gli stivali di gomma, perché con quelli era facile scivolare sui sassi». «Da 12 anni», contiuna Guerrino, «non andava più in Germania per le stagioni del gelato ed eravamo sempre insieme. Era la fine del mondo. Una persona speciale, gioiosa, spassosa, allegra e sempre pronta a tenere in allegria l’intera frazione.
Tanti i fratelli in famiglia. La sorella Pia a gestire il Bar Centrale a Forno di Zoldo, gli altri a lavorare chi in Italia e chi in Germania. Alfredo abitava con il fratello Federico (Fritz) e lo si vedeva ogni sabato alla messa prefestiva nella chiesa di San Valentino a Mareson.
«Ero rientrato da un’escursione», dice Guerrino Brustolon, «dopo aver pranzato mi accingevo a fare un riposino. Però ho sentito che Alfredo non era rientrato a mezzogiorno come era solito fare per preparare il pranzo da consumare insieme con il fratello. C’era molto movimento in piazza ed allora ho capito che qualcosa era successo. Il resto ormai è noto».
Altra testimonianza quella della cugina Bruna Donadel che aveva lavorato con Alfredo nella stessa gelateria per quattro anni a Baem vicino Coblenza. «Sono sconvolta, stenzo ancora a crederci, pensando alla luminosità di mio cugino. Animava la vita della frazione».
I funerali si svolgeranno lunedì pomeriggio nella chiesa di Santa Caterina di Dont di Zoldo.(ma.a.)
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