«La week surgery si farà ce lo impone la Regione»

Agordo. Il direttore generale della Usl 1, Faronato, conferma i timori dei sindaci E annuncia incontri nei quali discutere il piano di attuazione: tavolo a fine mese

AGORDO. «Se non sarà il 1° settembre, sarà il 1° ottobre. La week surgery di ortopedia è prescritta dalle schede regionali: stiamo ragionando sul come applicarla e lo faremo con i sindaci agordini a fine agosto».

Le paure del gruppo di lavoro sulla sanità agordina erano fondate. Le voci che avevano sentito circa la partenza della week surgery di ortopedia (vale a dire la chiusura delle sale operatorie del reparto dalle 20 del venerdì alle 8 del lunedì successivo) per il 1° settembre sono vere o quasi. La conferma arriva direttamente dal direttore generale dell'Usl 1, Pietro Paolo Faronato, e dal direttore sanitario, Tiziano Martello, destinatari della lettera degli amministratori agordini. «Non c'è ancora alcun atto ufficiale», spiega Faronato, «ma abbiamo un'idea per far partire la week surgery per il 1° settembre. Se poi sarà il 20 settembre o il 1° ottobre la storia non cambia. Dobbiamo farlo entro il 31 dicembre perché ci è imposto dalla programmazione regionale. Punto».

Ad aprile Faronato aveva spiegato che la questione non era in agenda, cioè tra le cose da fare. «Adesso invece lo è», dice, «la Regione ci ha ricordato la necessità di rispondere alla programmazione regionale: parleremo con i sindaci e spiegheremo come intendiamo muoverci. La questione è complessa: non è solo un problema delle sale operatorie, ma di tutta la gestione dei servizi. Stiamo approntando un piano completo per garantire alcune necessità». Già, ma i sindaci hanno avuto notizia dell'imminente svolta da altre fonti e questo, forse, non li ha resi felici. «Noi non dobbiamo confrontarci», dice Faronato, «noi dobbiamo mettere in atto la programmazione regionale e parlare per atti ufficiali che ancora non ci sono. Incontreremo i sindaci nei prossimi giorni e poi assumeremo i provvedimenti. Faremo come abbiamo fatto dal primo giorno in cui siamo arrivati qui. Se poi il sindaco va in piazza, dove ci sono anche centinaia di dipendenti che chiacchierano, va bene, ma noi parliamo nelle sedi appropriate, nelle conferenze dei servizi e per atti ufficiali».

Anche il direttore sanitario, Martello, conferma il prossimo incontro con i sindaci. «Ho parlato stamattina con il sindaco di Agordo», dice, «e ci siamo accordati per una riunione a fine agosto. In quella sede presenteremo i nostri ragionamenti. Noi vogliamo garantire un'assistenza adeguata. Certo non potremo più aprire le sale operatorie per le urgenze, ma dinamicamente adegueremo l'offerta alle necessità del territorio». «Non toglieremo la reperibilità ortopedica», aggiunge Faronato, rispondendo all'altro quesito degli amministratori agordini, «e non chiuderemo la sala gessi nei weekend».

Sembra però assodato che con la chiusura della sala operatoria nei fine settimana, le urgenze andranno tutte su Belluno e ciò finirà per aumentare i viaggi delle ambulanze verso il capoluogo. Con le oggettive difficoltà che vive il volontariato delle Croci verdi e bianche (che spesso deve dare man forte al pronto soccorso di Agordo che, con tante ambulanze ma pochi autisti non riesce a coprire tutto) si riuscirà a garantire le emergenze, specie in inverno? Per l'Usl 1 sì. «Sappiamo che ci sono dei picchi estivi ed invernali», rassicura Martello, «e rafforzeremo la presenza. Lo abbiamo fatto anche in questi giorni al laboratorio analisi mettendo una pronta disponibilità perché ne abbiamo ravvisato la necessità». «Concorderemo con i volontari i percorsi e le disponibilità», aggiunge Faronato, «troveremo tutte le soluzioni con risorse aziendali e del volontariato».

Gianni Santomaso

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