L’abitato di Cancia è più sicuro dopo i lavori eseguiti sul ponte

A Borca sono quasi terminati gli interventi di mitigazione del rischio dall’Antelao. Altre opere in previsione sulla zona del Bus del Dioul e della valle del Salvella 



Terminano in questi giorni le opere di costruzione di una soglia e di opere di difesa spondale in corrispondenza del ponte sulla Rovina di Cancia in Comune di Borca. Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale alla Difesa del suolo è salito in sopralluogo a verificare i lavori eseguiti per conto della Provincia.

«La sistemazione del ponte, con la creazione di argini laterali e la posa di pali», spiega Bortoluzzi, «è una delle tante opere necessarie a mitigare il rischio che la colata dell’Antelao ha sull’abitato di Cancia. L’opera è importante sotto le finalità legate alla sicurezza e anche in fatto di consistenza».

Il progetto complessivo di rifacimento del ponte e delle sponde ammonta a un milione de mezzo di euro ed è propedeutico agli interventi che saranno eseguiti l’anno prossimo ed appaltati entro dicembre. Sono passati quasi 9 anni dal 18 luglio del 2009 quando sotto la furia della frana che travolse Cancia morirono Giovanna Belfi e Adriano Zanetti. Nove anni nei quali gli amministratori ed i tecnici si sono dati da fare per cercare di mitigare il rischio della frana che quattro tre anni le opere non si sono comunque fermate.

Nell’estate del 2015 si sono verificati due importati colate che hanno mosso 35 mila metri cubi di materiale che è stato scaricato dall’Antelao, e non hanno provocato danni all’abitato, in quanto i vasconi e i canali realizzati dopo il 2009 hanno salvato le case sotto la frana. Ai due fenomeni del 2015 sono seguiti interventi di ripristino importanti. Oltre ad aver svuotato l’alveo della colata e gli invasi è stata consolidata la scogliera che si trova a 1.500 metri di quota. È stato, poi, fatto un grosso intervento di consolidamento, sia sull’alveo che sulla curva del Bus del Daiul, che erano stati danneggiati nel 2015.

Ora la Provincia attende a settimane i progetti affidati (per 134.564 euro) al raggruppamento temporaneo d’impresa composto dallo studio Majone ingegneri associati, con sede a Milano che è il mandatario, e sette mandanti che sono lo studio Cancelli associato, Sogen srl e il geologo Giachetti.

«La progettazione sarà inerente la parte alta della frana», anticipa Bortoluzzi, «si prevede di intervenire sulla zona del Bus del Dioul e della valle del Salvella. Il lavoro sarà molto importante e andrà a mitigare seriamente il rischio della colata». Verranno realizzate briglie di contenimento, allargato il canalone, creato una sistema per separare l’acqua dai massi detritici e saranno realizzati dei dissipatori di energia, per un importo di circa 4 milioni di euro. In base al progetto verranno aperte le gare d’appalto ed entro l’anno saranno affidati i lavori che cominceranno in primavera 2019. —
 

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