Laboratorio analisi: sindacato e M5S contestano i tagli

La Cgil: il vero problema è la carenza di organico I Cinquestelle: ambulanze in strada solo per una provetta
Agordo
Agordo
AGORDO . Questa mattina si riunisce il gruppo di lavoro degli amministratori per discutere anche dei tagli all’ospedale di Agordo. Nel frattempo su Regione e Usl piovono le critiche dei Cinquestelle agordini e della Cgil dopo la notizia che da inizio mese l’Usl ha sospeso la reperibilità nei weekend dei due tecnici rimasti al laboratorio analisi e li ha sostituiti con il personale del pronto soccorso.


«Si tratta – dicono i Cinquestelle agordini contestando l’introduzione nel fine settimana delle analisi effettuati con il macchinario Poct invece che dal tecnico– di uno strumento abitualmente utilizzato in strutture di riabilitazione o lungodegenza. Il fatto però è che il Poct non può essere considerato sostitutivo di un laboratorio analisi, in quanto molti test necessari per il buon funzionamento della sala chirurgica e del pronto soccorso non si possono fare (ad esempio un test di coagulazione o un semplice emocromo). Mai avremmo potuto immaginare che le ambulanze che percorrono la Sr 203 spesso trasportino una semplice provetta di sangue da analizzare mentre in sala operatoria e in pronto soccorso i medici sono costretti ad aspettare i risultati».


Sulla questione del Poct il M5S ha rivolto un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità (senza avere risposte) per conoscere «se le specifiche di utilizzo di tale strumento siano compatibili con un ospedale che ha sale chirurgiche e pronto soccorso».


Andrea Fiocco della Cgil porta invece l’attenzione sul problema del personale. «Con due soli tecnici – dice il sindacalista dopo aver ricordato come negli anni da cinque unità il laboratorio analisi sia passato a due – era impossibile sostenere un servizio come in passato. Pertanto, in via sperimentale, per il servizio è stato coinvolto il pronto soccorso, i cui infermieri già da tempo fanno esami con il Poct. Qui gli infermieri, già oberati di lavoro, specie nei weekend, sopperiranno al nuovo compito, facendo leva anche su di un pacchetto di ore straordinarie finanziate con il fondo del salario accessorio. Tuttavia questo pacchetto ha una durata limitata, quindi il problema è solo rinviato di qualche mese, quando ci ritroveremo con il personale del pronto soccorso risicato, dove basta un’influenza a mettere in crisi il sistema».


Per Fiocco, quindi, il tema non è l’organizzazione, ma la carenza di organico. «Se la Regione non autorizza le assunzioni, o le autorizza col lumicino – dice – questi sono i risultati. Quando per esempio sul tavolo della direzione arriva l’ordine perentorio di tagliare 300 mila euro sulla spesa del personale (cosa già vista), sappiamo che avremo 10 infermieri in meno, è matematico».


Fiocco ricorda i ridimensionamenti avvenuti negli anni all’ospedale di Agordo legati alla carenza di organico: «Ortopedia, con riduzione della reperibilità di ortopedici e gessisti; la radiologia, con il ricorso alla telerefertazione che di fatto toglie Tac e ecografie di notte; la sala operatoria, con la presenza di un solo chirurgo reperibile; l’ambulatorio e servizi amministrativi come l’ufficio convenzioni e, da ultimo, lo sportello della radiologia (quest’ultimo evidenziato anche da M5S, ndr)».


«A chi si deve questa situazione se non a chi determina l’organico? – conclude Fiocco – per gli ospedali come quello di Agordo già è difficile trattenere il personale che viene da fuori. Se ci si mette la Regione con i tagli…».


Gianni Santomaso


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