Laboratorio Fleming, l’Usl 1 taglia i fondi: rischio il servizio analisi
BELLUNO. L’Usl 1 dimezza il budget al laboratorio di analisi cliniche accreditato Fleming di Belluno: a rischio la sua attività.
Nella delibera del maggio scorso, infatti, la direzione generale ha deciso di stanziare per il 2016 e il 2017 la somma annua di 85.500 euro. Una cifra che non permetterà alla struttura di erogare il servizio per conto dell’azienda sanitaria nei prossimi mesi.
Preoccupato il direttore amministrativo Ferdinando Prior. «Rispetto al 2012 il nostro budget è diminuito dell’83%. Credo, quindi, che ci sia un errore nella delibera dell’Usl, perché questo importo non corrisponde nè a quanto indicato nella delibera regionale nè agli accordi con la precedente direzione Usl. Infatti, se nel 2012 l’azienda sanitaria ci trasferiva 491.000 euro per eseguire analisi cliniche sui pazienti del territorio muniti di ricetta medica, siamo passati nel 2015 a 220 mila euro. E ora ci troviamo con 85.500 euro. Come si può garantire il servizio ai cittadini con questo budget?», si interroga Prior, che ha già chiesto un incontro con la nuova direzione generale per discutere della situazione «e soprattutto per sapere quale progetto abbiano in mente per noi».
«Non dimentichiamo», continua l’amministratore, «che l’anno scorso, su indicazione della precedente direzione, abbiamo aperto la sede di Puos d’Alpago per compensare proprio i decrementi subiti dalla sede centrale. Ora questa sede che fine farà, se non si potrà più fare analisi a chi si presenterà con la ricetta del medico?». Infatti, la somma di 85.500 euro prevista per quest’anno «è stata ormai superata dalle prestazioni erogate», dice ancora Prior. E se per ora Fleming, che è il laboratorio utilizzato da gran parte dei bellunesi per evitare le attese lunghe dell’ospedale, garantisce di continuare le prestazioni, cioè di accogliere i pazienti paganti il ticket, avvisa che questa disponibilità non durerà a lungo.
Il laboratorio con questo importo, «non potrà più soddisfare nemmeno le richieste dei pazienti esenti dal ticket».
«La situazione è pesante», non nasconde Prior «per limitare i costi hanno pensato di tagliare le nostre prestazioni». A questo punto, la Fleming si fonderà con un’altra società sempre del settore, per riuscire a superare l’impasse. «Siamo entrati a far parte del gruppo Lifebrain, una società austriaca con sedi in tutta Europa. In questo modo speriamo di reggere l’impatto di questo drastico taglio».
«La Regione da tempo ormai, ha dato indicazione di dimezzare i budget per le strutture accreditate in relazione alla dotazione», commenta il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno. «Noi abbiamo cercato di rappresentare le nostre difficoltà a Venezia, ma non c’è stato nulla da fare».
Ma questi tagli non hanno colpito tutte le strutture accreditate. «Alla Salus», dice il dg, «il budget non è stato tagliato, perché eroga prestazioni di un altro tipo, più radiologiche, mentre la Fleming è accreditata come laboratorio analisi. Sicuramente con questo nuovo budget il salto non è stato indifferente per quest’ultima società. Ad oggi, però, non possiamo fare nulla», conclude.
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