L’accademico Cai Italo Zandonella celebra le imprese di Piero Ghiglione

COMELICO SUPERIORE. Italo Zandonella Callegher, alpinista, viaggiatore e scrittore, ma soprattutto comeliano e storico dell’alpinismo dolomitico, accademico e socio onorario del Cai, si produce in un nuovo volume.

“Alpinista per scommessa” è il titolo dell’opera dedicata a Piero Ghiglione, che fino agli anni sessanta del secolo scorso aveva al suo attivo il maggior numero di ascensioni in ogni parte del mondo. «Appassionato dello sci in cui era campione, si avvicinò all’arrampicata a trent’anni suonati, un’età in cui molti già appendono la corda al chiodo, salendo per scommessa il monte Kazbek nel Caucaso», ricorda Zandonella, «da allora fu impossibile fermarlo: viaggiò con vero spirito da esploratore fino agli angoli più selvaggi dei cinque continenti, diventando figura leggendaria».

Primo italiano a salire a quota 7000 metri, Ghiglione era amico dei più importanti alpinisti mondiali dell’epoca in cui visse, quella del fascismo, a cui non fu ostile. Era nato nel 1883 e, nonostante l’aspetto esile, era resistentissimo: leggero e agile, superava ogni difficoltà su roccia o ghiaccio. Trovò la morte a 77 anni nei dintorni di Trento, dove era ospite del Festival, per un banale incidente d’auto; un destino beffardo toccato anche ad altri grandi personaggi.

«Il suo ricordo purtroppo rimase legato quasi esclusivamente a una tragedia che offuscò la sua eccezionale carriera alpinistica: nel 1954, un mese prima che gli italiani conquistassero il K2, Piero Ghiglione aveva visto morire tutti i compagni della sua spedizione sul Monte Api, nel Nepal occidentale. Un episodio tra i più drammatici nella storia dell’alpinismo, ricostruito in questo libro in ogni suo dettaglio».

Zandonella Callegher, dal canto suo, è un mito dell’alpinismo del Comelico e delle Dolomiti. È stato direttore editoriale della stampa sociale del CAI per quindici anni e per trenta direttore editoriale della rivista “Le Dolomiti Bellunesi”. Dal 2003 al 2008 è stato presidente del TrentoFilmfestival. Ha al suo attivo centinaia di ascensioni classiche e vie nuove nelle Dolomiti, e numerose spedizioni extraeuropee. È autore di numerose guide escursionistiche (una decina tradotte in inglese, tedesco, francese e due in braille) e di importanti pubblicazioni sulla storia alpinistica delle Dolomiti Orientali. I suoi ultimi volumi (più volte premiati) sono dedicati alla Grande Guerra in alto Cadore: La valanga di Selvapiana (Garzanti), La ragazza del mulo (Mursia) e La Grande Guerra sulla Croda Rossa, Popèra, 1915-1917 (Mursia). Altri libri ancora sono a tema alpinistico: La verità obliqua di Severino Casara con Alessandro Gogna (Priuli & Verlucca). —

F.D.M.

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