Ladra di anelli denunciata dai carabinieri
Una sessantenne trevigiana, incensurata, è stata denunciata per furto aggravato ai danni della gioielleria Chantecler di Cortina.
Domenica verso le 17, la donna, in compagnia di un’amica, era impegnata nel tradizionale “struscio” del corso Italia. Le due hanno deciso di entrare in una gioielleria per valutare più da vicino alcuni anelli in esposizione. Le due turiste si sono accomodate su invitanti poltroncine ed è stato servito loro un bel thè caldo, prima di cominciare la visione degli anelli. Uno di questi deve essere piaciuto così tanto alla trevigiana, che, approfittando di un momento di distrazione della commessa, ha prima nascosto l’anello sotto la mano sinistra, poi, con un movimento lestissimo e spregiudicato, l’ha ghermito e messo in tasca senza che nessuno dei presenti si accorgesse di nulla.
La commessa, accortasi della mancanza di un anello in oro rosa e argento del valore di 800 euro, con un po’ di imbarazzo ha chiesto spiegazioni alle due clienti, le quali, quasi offese, hanno lasciato il negozio. Dopo aver velocemente ripetuto ogni verifica tra gli scaffali e tra gli espositori, il personale della gioielleria, sempre più convinto che l’anello sparito dovesse essere stato rubato dalle donne, ha subito chiamato i carabinieri, che hanno rintracciato e seguito con discrezione i movimenti delle donne lungo il viale pedonale.
Per la ladra non c’è stato nemmeno il tempo di realizzare il sogno di poter sfoggiare il gioiello. Era infatti ancora in centro a passeggio quando si sono presentati tre carabinieri della Stazione di Cortina d’Ampezzo, che hanno chiesto a lei e all’amica di seguirli in caserma per accertamenti. Indignazione, falso stupore, il solito disperato, cliché cui i militari dell’Arma sono costretti ad assistere quando sorprendono i ladri con le mani nella marmellata senza che questi abbiano ancora realizzato di essere senza scampo. La donna, infatti, non era a conoscenza che le nitide immagini del sistema di videosorveglianza della gioielleria avevano già svelato il mistero. Arrivati in caserma, scendendo dall’auto di servizio, ha anche provato a gettare in terra l’anello che aveva ancora in tasca e che ostinatamente continuava a negare di aver rubato. Solo una volta messa davanti l’evidenza dei fatti, la trevigiana ha finalmente confessato. La donna è stata denunciata in stato di libertà, dovrà rispondere di furto aggravato. Al vaglio degli inquirenti la posizione dell’amica, la quale dai primi accertamenti non sembra avere avuto un ruolo attivo nel furto.
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