«L’affitto degli impianti è possibile grazie allo scorporo»
BELLUNO. «Il cuore è pieno di letizia perché la Sportivamente Belluno, che era sull'orlo del precipizio per colpa di Prade, ora grazie a questo sindaco e alla sua équipe è tornata fiorente».
C'è molta ironia nelle parole dell'ex sindaco Antonio Prade che di sentirsi affibbiare la colpa delle vicende Nis e Sportivamente Belluno proprio non ci sta. E quindi si prepara a dare battaglia. «Questa amministrazione deve studiare e darsi da fare visto che in questi mesi non ha fatto nulla, ma anche dovrebbe avere l'umiltà per chiedere consiglio a chi sa qualcosa in più», precisa Prade che spiega la sua verità.
«Il sindaco Massaro deve smettere di prendere in giro i bellunesi: lui dice che è stato un errore dividere la Sportivamente Belluno dalla Nis, però è grazie a questa nostra scelta se oggi può fare la new co». E poi aggiunge: «Il colmo dei colmi è che quando la nostra giunta trattò per lo scorporo, l'assessore Martire si confrontò proprio col professor Santesso, che ora siede nella giunta di Massaro. Quindi smettano di dire stupidaggini, ma si mettano a lavorare».
Per Antonio Prade è necessario che «qualcuno fermi questa giunta, perché se non li fermiamo si arriverà all'autofallimento e trascineranno anche la Sportivamente Belluno nel baratro». E così l'ex sindaco invita il primo cittadino a studiare. «Prima di arrivare al fallimento si possono percorrere diverse strade come il concordato stragiudiziale in continuità, voluto dal ministro Passera ancora nell'agosto scorso. Ma si potrebbe percorrere anche un'altra strada apertasi nei giorni scorsi. Si tratta di una bozza di legge che prevede la costituzione di un fondo mobiliare chiuso della Cassa Depositi e Prestiti al quale saranno trasferite le quote degli enti con meno di 50 mila euro».
Ma Prade evidenzia un leggero cambio di direzione da parte della giunta Massaro in queste settimane. «Mi pare che dopo l'eccitazione del momento, palazzo Rosso sia giunto a una fase di riflessione per cui non si parla più di portare i libri della Nis in tribunale. La situazione è quella di cinque anni fa per la Nis, però ad oggi sono arrivati delle norme che permettono di risolvere diversamente la vicenda», precisa Prade che conclude: «Ci sarebbero altre situazioni su cui potremmo dire qualcosa, però per ora preferiamo stare zitti, ma se continuano con queste accuse allora usciremo allo scoperto. So che il collegio sindacale della Nis ha impugnato il bilancio chiuso nel maggio scorso. Quindi basta attaccarmi, altrimenti passo all'attacco anch'io, perché questa giunta ha dimostrato di non avere alcuna progettualità per questa città».
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