L’affluenza tiene, otto sindaci già eletti. A Lozzo e Voltago arriva il commissario

Quorum superato ad Alleghe, Comelico, Danta, Domegge, La Valle, Perarolo, San Nicolò e Pedavena, in bilico tutto il giorno



Otto sindaci e due commissari. C’era grande timore alla vigilia di questa tornata elettorale per l’elevato numero di Comuni in cui si era presentata una sola lista, ma alla fine i cittadini hanno premiato la buona volontà e il coraggio dei candidati, andando a votare in massa per superare il quorum, cioè il 50% più uno degli aventi diritto, ovunque minacciato da un elevato numero di residenti all’estero.

Due commissari

Solo a Lozzo di Cadore e a Voltago Agordino la percentuale dei votanti si è fermata sotto il 50% e da oggi in municipio si insedierà un commissario prefettizio che rimarrà operativo fino alle elezioni del prossimo anno. La comparazione tra l’affluenza alle urne per le elezioni europee e quella per le comunali, tuttavia, evidenzia che sia Gianni Martagon, aspirante sindaco di Lozzo, che Alessandro Lazzarini, candidato a Voltago, hanno pagato più di altri gli iscritti all’Aire. Ovunque, infatti, c’è uno scarto tra elettori alle europee e alle comunali, perché gli iscritti all’Aire possono votare nei Paesi dove sono emigrati, ma non sono mancati quelli che hanno rifiutato la scheda delle elezioni comunali. A Voltago la differenza è davvero corposa: 53,50% la percentuale dei votanti alle elezioni europee e solo 44,51% quelli alle elezioni amministrative. Una differenza del 9%.

Otto nuovi sindaci

Il quorum è stato agevolmente superato, invece, in tutti gli altri comuni, in alcuni casi anche con larghissimo anticipo come a Danta di Cadore, dove il sindaco uscente e ricandidato Ivano Mattea è riuscito ad avere la certezza di una conferma addirittura alle 17.40.

Poco dopo hanno festeggiato anche Danilo De Toni, neo sindaco di Alleghe; Pier Luigi Svaluto Ferro, confermato sindaco di Perarolo; Marco Staunovo Polacco a Comelico Superiore; Achille Barnabò di Domegge di Cadore; Ezio Zuanel di La Valle Agordina e Giancarlo Ianese di San Nicolò Comelico.

Per un soffio, proprio negli ultimi minuti utili, ce l’ha fatta anche Nicola Castellaz, neo sindaco di Pedavena, dove per tutta la giornata si è temuto il peggio perché l’affluenza è rimasta molto bassa, sia nella rilevazione delle 12 (19,57%) che in quella delle 19 (41,08%). Alla fine Castellaz ha portato alle urne il 51,39% dei cittadini di Pedavena.

Le Europee

Per quanto riguarda la consultazione europea, cala lievemente l’affluenza alle urne, ferma al 53,53%, rispetto a cinque anni fa, quando in provincia di Belluno votò il 54,29% degli elettori. Un dato abbastanza omogeneo che si discosta però dall’andamento del voto a livello nazionale, dove si registra una crescita, anche se non clamorosa e che non si può paragonare con elezioni diverse, come le politiche dello scorso anno, quando andarono alle urne 121.704 bellunesi, cioè il 74,14%. —


 

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