Lagazuoi, il sentiero della Grande guerra reso percorribile anche dai disabili

Grazie al lavoro di 20 anni di 400 alpini dell’Ana di Treviso. Il tracciato va dalla stazione della funivia al rifugio

CORTINA. Il Lagazuoi. È uno dei luoghi più rappresentativi del primo conflitto mondiale. Dalla stazione d’arrivo della funivia si raggiunge in pochi minuti l’omonimo rifugio a m. 2750. Da qui un eccellente panorama sul teatro delle battaglie fra le Tofane, sul Castelletto, nella Val Travenanzes, sul gruppo di Fanes, sul Sasso di Stria fino al Sief, al Col di Lana e alla Marmolada. Guardando sotto dalla terrazza del rifugio stesso, si distinguono nettamente gli ingressi delle caverne, il cratere della mina italiana dell’anticima, del percorso storico del Lagazuoi. Sotto il rifugio i resti di baracche e trincee austriache. Dal rifugio, su un sentiero ben protetto, si raggiunge la Croce del Piccolo Lagazuoi a 2778 metri.

Da ieri questo percorso è fruibile anche da persone diversamente abili che possono attraversarlo in carrozzina. Grazie all’instancabile opera di circa 400 volontari della Sezione Ana di Treviso che in circa 20 anni si lavoro, si sono alternati tra luglio e agosto partendo dal campo base, con il coordinamento e la supervisione di Sergio Furlanetto. Una cerimonia semplice con il taglio del nastro ad opera del sindaco di Cortina Giampiero Ghedina e del vice presidente nazionale Ana Lorenzo Cordiglia, alla presenza del presidente della sezione Ana di Treviso Marco Piovesan e del presidente della sezione Cadore, Antonio Cason.

E questo il senso più importante delle celebrazioni in occasione del centenario della fine della Grande Guerra: l’aver reso disponibile a tutti il più grande museo all’aperto che testimonia concretamente il sacrificio di migliaia di soldati, negli oltre trenta mesi di impegno, dal maggio 1915 al novembre 1917. Testimonianza viva e tangibile, scavata nella roccia al prezzo di difficoltà e privazioni oggi difficilmente immaginabili. Solo le Dolomiti possono restituire il senso di quegli eventi, visto che nelle zone di pianura, dove pure infuriarono battaglie sanguinose, i segni e le testimonianze sono pressoché scomparse. Dopo quattro anni di molteplici iniziative per diffondere la memoria storica a distanza di un secolo, la cerimonia con conclusiva avrà luogo oggi al Passo Falzarego, con un evento solenne, alla presenza del presidente nazionale Ana Sebastiano Favero e del vice comandante delle Truppe Alpine generale Ornello Baron. —

 

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