L’Agenzia delle Entrate chiude quasi totalmente

Dal 30 settembre, ma solo fino al primo aprile 2020, lo sportello rimarrà attivo soltanto una mattina alla settimana



L’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato la chiusura dello sportello di Pieve di Cadore. Confermata la sospensione del servizio a partire dal 30 settembre, ma non in maniera completa e definitiva. La trattativa imbastita in tempi brevi con le istituzioni locali ha portato alla decisione di garantire il servizio con un’apertura settimanale fissata nella giornata del mercoledì, nella fascia oraria mattutina che va dalle 8.30 alle 13, nella stessa sede situata in piazza del municipio, nei locali messi a disposizione (gratuitamente) dal Comune di Pieve.

La decisione è stata ufficializzata dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Pierluigi Merletti che tuttavia ha lasciato una porta aperta, in accordo con il direttore provinciale Eugenio Amilcare, rappresentata dall’apertura settimanale dello sportello di Pieve che entrerà in vigore dal 2 ottobre ed avrà una scadenza fissata al primo aprile del 2020.

Lo sportello di Pieve garantirà quelli che vengono definiti servizi essenziali, in primis la registrazione dei contratti di locazione. Gli altri servizi erogati saranno l’abilitazione ai servizi telematici, il rilascio di codice fiscale e tessera sanitaria, l’assistenza in materia di registrazione degli atti ed il rilascio di certificazioni. Una decisione accolta favorevolmente pur senza troppo entusiasmo dalle istituzioni locali che nell’incontro tenutosi solo pochi giorni fa a Mestre avevano richiesto un minimo di due aperture settimanali in orario giornaliero e non part time.

«Accogliamo sicuramente in maniera positiva l’apertura dell’ente che ha compreso le necessità della montagna, guardando con attenzione alla fetta consistente della popolazione più anziana», sottolineano il sindaco di Pieve Giuseppe Casagrande ed il presidente della Magnifica Comunità del Cadore Renzo Bortolot, «resta il fatto che la decisione assunta è limitante rispetto a quelle che sono le reali esigenze del territorio. Lo sportello di Pieve accoglie non solo i residenti del Centro Cadore e dalla val Boite ma anche quelli provenienti da Cortina, Comelico e da Sappada. Un territorio molto vasto che meritava almeno un altro giorno di apertura».

In merito a ciò che accadrà dopo il primo aprile 2020, non specificato nella nota firmata dal direttore regionale Pierluigi Merletti, Casagrande e Bortolot commentano: «Manterremo vivo il dialogo, intrapreso nei giorni scorsi in modo sicuramente proficuo. L’obiettivo è cercare una soluzione in grado di offrire continuità ad un servizio ritenuto da tutti molto importante».

Contestualmente all’apertura settimanale, la direzione provinciale di Belluno con la collaborazione degli interlocutori istituzionali avvierà una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo dei servizi telematici con l’obiettivo di rendere la comunità locale il più possibile autonoma nella gestione degli adempimenti. «Forse il tempo messo a disposizione degli utenti per adeguarsi alla tecnologia è poco», sottolinea in conclusione il sindaco di Pieve di Cadore. —

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