«L’Agordino è senza peso servirebbe più equilibrio»
Fabio Luchetta amareggiato per il solo seggio in Provincia destinato alla vallata «Siamo l’unica zona a non avere nemmeno una presidenza di enti o società»
AGORDO. «L’Agordino è l’unica vallata che non ha alcuna presidenza di enti o partecipate: un po’ di equilibrio in più non sarebbe male». A dirlo è il presidente dell’Unione montana agordina, Fabio Luchetta, il giorno dopo la polemica innescata dai sindaci di Livinallongo, Leandro Grones, e di San Tomaso, Moreno De Val, sulla presenza al tavolo dei saggi provinciale di Nino Deon (sindaco di Rivamonte) e della candidatura di Sisto Da Roit (sindaco di Agordo) per la lista unitaria per le elezioni provinciali. Luchetta, prima di tutto, sgombera il campo sulla questione Deon.
«Avevo chiesto a tutti i sindaci (compresi Grones e De Val, ndr) – dice Luchetta – la disponibilità di sedere assieme a me al tavolo dei saggi provinciale. L’unico a dare questa disponibilità è stato Nino Deon con il quale siamo andati a questo tavolo dove lo stesso Deon non ha preso alcuna posizione politica».
Certo anche Luchetta, così come Grones e De Val, si dice amareggiato per il fatto che all’Agordino spetti soltanto un posto nella lista provinciale. «Purtroppo – dice il presidente dell’Uma e sindaco di Vallada – i numeri parlano chiaro e dicono che all’Agordino spetta un amministratore e non due. Nella prima elezione avevamo inserito sia Silvia Tormen che Leandro Grones, poi nella seconda era entrata solo Tormen, tra l’altro per puro caso e a scapito di Padrin che oggi è il presidente».
Una situazione che a Luchetta non piace, soprattutto perché fa il paio con il fatto che il peso politico dell’Agordino non si vede nemmeno in altri ambiti. «Capisco che i seggi provinciali vengano dati in base al numero di abitanti della vallata – dice – ma occorrerebbe, però, fare una valutazione più ampia che dia un equilibrio maggiore tra le vallate. Mi spiego. Oltre ad avere un solo consigliere l’Agordino è l’unica vallata a non avere alcuna presidenza di enti o partecipate: l’Aato dell’acqua ce l’ha Pedavena, quella dei rifiuti ce l’ha Feltre, il Gal Alto Bellunese ce l’ha il Cadore, il Gal Basso Bellunese ce l’ha l’Alpago, il Consorzio Bim Piave ce l’ha l’Alpago, infine la Sit, Bim Gsp e Bim Infrastrutture non sono certo agordine (la prima è dell’Alpago, la seconda ha un amministratore e la terza è presieduta dal sindaco di Quero-Vas, ndr)». Nel frattempo tiene banco anche la questione Da Roit. Nove sindaci (a cui se ne sarebbero aggiunti altri tre contattati telefonicamente dal sindaco “anziano” di Voltago, Bruno Zanvit) hanno detto sì alla candidatura del sindaco di Agordo per la Provincia. Tre (Grones, De Val e Tormen) sono di parere opposto e i primi due chiedono di rivedere il tutto in nome della democrazia.
Gianni Santomaso
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