L’Agordino fa il pieno con il tubo solforoso e due centri wellness

Interventi su Pronto Soccorso, piste da fondo e palaghiaccio ma spazio anche a piscine, saune, spa e acque termali
Di Gianni Santomaso

AGORDO. «Adesso la nostra valle non avrà più niente da invidiare a quelle limitrofe». Fra tutti gli interventi programmati in Agordino, quelli legati allo sviluppo del turismo fanno la parte del leone. Su una spesa totale di 51.388.000 euro (39.686.400 euro sono i contributi dai Fondi di confine per concretizzarli) per 17 interventi, 33.948.000 euro sono destinati all'ambito turistico.

Oltre agli impianti per l'innevamento, alle piste ciclabili, allo sviluppo della Marmolada e alla ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo, salta all'occhio l'attenzione riservata al turismo del benessere. A Livinallongo e a Falcade nasceranno due centri wellness pubblici, ad Alleghe il tunnel solforoso per la salute della pelle. «Per l'Agordino è un grandissimo risultato», dice il sindaco di Falcade, Michele Costa, «tenendo conto che si tratta di progetti a regia, penso ci potranno essere tempi abbastanza brevi per iniziare a vedere qualcosa di concreto».

Costa ricorda come gli interventi riguardino anche la viabilità e l'ambito socio sanitario, ma riconosce che la fetta più grossa va a quel settore in cui ci sono delle mancanze. «Stavamo aspettando l'ok di Trento», spiega, «ora che c'è andremo a lavorare sulla progettualità del centro wellness che abbiamo in mente. Abbiamo delle idee, certo, ma vogliamo discutere con la popolazione e con il territorio il luogo in cui posizionare il centro. Sarà un’opera pubblica per il pubblico. Per realizzarlo servirà un cofinanziamento dall'esterno sul modello di quanto è stato fatto per la nuova cabinovia».

L'amministrazione comunale di Livinallongo, guidata dal sindaco Leandro Grones, ha invece già deciso dove ubicare il centro benessere con piscina, sauna&beauty, spa e bistro. «Nascerà ad Arabba», dice Grones, «in prossimità della partenza degli impianti e dello stadio del ghiaccio. Sarà simile a quello che c'è a Bressanone e sarà a servizio sia dei turisti che dei locali. La struttura sarà di proprietà del Comune, ma la gestione dovrà essere assegnata al privato».

«Per i garnì e le piccole strutture ricettive», continua, «era impensabile dotarsi di centri di questo tipo. Domani avranno la possibilità di offrire qualcosa in più ai loro clienti».

Soddisfatto anche il sindaco di Alleghe, Siro De Biasio. Il progetto del tunnel che sfrutta le potenzialità dell'acqua solforosa, messo da parte in passato dall'amministrazione Pianezze per ragioni economiche, ora ha i finanziamenti adeguati. «Finché non c'erano certezze non abbiamo sviluppato la progettualità», dice De Biasio, «dovrebbe comunque sorgere a Caprile: la gente entrerà nel tunnel, respirerà i vapori dell'acqua solforosa e i risultati degli effetti sulla pelle verranno inviati subito all'Università di Padova per le analisi». «Per concretizzare il tutto e per la gestione futura», conclude il sindaco di Alleghe, «servirà un partner privato, perché il Comune non può andare a pesare sul proprio bilancio. Ci sono stati degli interessamenti, ma è ancora presto per parlarne».

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