L’Agordino “riciclone” punta al porta a porta puro

Nove Comuni della Conca fra i primi cento della classifica di Legambiente L’Unione montana lavora al nuovo bando per il servizio per superare l’80%

AGORDO. «Ora puntiamo a superare l'80%».

Nella classifica diffusa martedì da Legambiente che ha consacrato per la 6a volta consecutiva Ponte nelle Alpi “comune riciclone” d'Italia, l'Agordino si è ritagliato un posto di primissimo piano.

Nove comuni (Taibon, San Tomaso, La Valle, Cencenighe, Voltago, Agordo, Rivamonte, Gosaldo, Vallada) si sono posizionati fra i primi cento e l'ultimo, Livinallongo, è comunque al 486° posto su 2349. Un risultato di tutto rispetto (tutti i comuni sono al 78% di differenziata) frutto del lavoro portato avanti dalla Comunità montana agordina (ora Unione) e dai sedici comuni a partire dal 2009.

«L'Agordino è in ottima posizione», dice soddisfatto il presidente dell'Uma, Fabio Luchetta, «e ci tengo a dire che siamo lì nonostante la normativa ci penalizzi. Nel rifiuto indifferenziato finisce anche quello proveniente dalla pulizia delle strade, vale a dire il ghiaino che viene buttato durante la stagione invernale che da noi è particolarmente lunga e impegnativa. Senza questo aspetto saremo ancora più avanti».

Se il ghiaino non si può togliere, la percentuale di differenziata si potrà comunque ulteriormente migliorare con degli accorgimenti che mirino a risolvere le criticità emerse in questi anni. «Stiamo lavorando alla redazione del nuovo bando per l'affidamento della gestione del servizio di raccolta per i prossimi cinque anni», dice Luchetta, «penso che sarà pronto per l'autunno. Sappiamo che, con un servizio come quello attuale, non possiamo andare oltre il 78%. Per questo in futuro punteremo sulla raccolta porta a porta anche della plastica e della carta, per superare l'80%». Dalla prossima primavera, infatti, scompariranno dalla strada le campane blu e gialle e rimarranno solo quelle verdi del vetro. Plastica-lattine e carta verranno raccolte dagli operatori direttamente a casa come già si fa con il secco e con l'umido. Ciò consentirà un maggiore controllo della qualità del rifiuto.

«I costi di gestione aumentano», dice Luchetta, «e quindi se vogliamo abbassare o comunque mantenere stabile la tariffa occorre aumentare la percentuale e la qualità di differenziato».

Se nel 2009 i comuni agordini avevano avviato il nuovo servizio di raccolta a scaglioni, con la prossima primavera (servono tempi tecnici per la chiusura del bando e si preferisce evitare gli imprevisti della stagione invernale) tutti partiranno alla pari. «Abbiamo un sistema rodato», aggiunge il presidente dell'Uma, «non credo ci saranno problemi. Con il nuovo sistema andremo anche a intervenire sulla tariffa premiando i cittadini più virtuosi. Certo la parte più consistente rimarrà quella fissa, indispensabile per pagare il servizio, ma su quella variabile si potrà lavorare».

L'altro aspetto su cui si dovranno trovare le soluzioni migliori è quello relativo al servizio per i turisti, sia quelli mordi e fuggi, sia quelli delle seconde case.

Gianni Santomaso

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