L’agricoltore di Arsiè ucciso da un infarto domani i funerali

Taverna è deceduto prima di essere risucchiato dal trattore Nessuna inchiesta della procura che ha già dato il nulla osta
Di Gigi Sosso

Morto per infarto. Non per essere rimasto impigliato con un braccio e una gamba nella fresa del vecchio motocoltivatore che stava manovrando domenica mattina, su un terreno di sua proprietà. Fiorenzo Taverna è deceduto per cause naturali: il sostituto procuratore Katjuscia D’Orlando ha già dato il nulla osta alla sepoltura e i funerali del 75enne di Arsiè sono stati fissati per domani pomeriggio, alle 15, nella chiesa parrocchiale. È bastata l’ispezione cadaverica esterna, per stabilire le cause della morte del pensionato, senza dover ricorrere all’autopsia. Il mezzo agricolo non è stato sequestrato, ma soltanto acquisito e la procura non ha aperto alcuna inchiesta sulla tragedia successa in via Primo maggio.

Taverna era uscito presto di casa, malgrado fosse una giornata festiva e aveva avuto modo di salutare i vicini, con la solita cortesia. Verso le 8 era già al lavoro, alla guida di quel veicolo, del resto quella per l’agricoltura e il giardinaggio era una delle sue grandi passioni. L'allarme è stato lanciato dalla moglie Giovanna, che qualche minuto dopo si è trovata davanti a una scena terribile: il corpo del marito era stato risucchiato dalle lame del macchinario, finendo inevitabilmente dilaniato. Sono arrivate velocemente l’ambulanza del pronto soccorso di Feltre, una partenza dei vigili del fuoco di Feltre e una pattuglia dei carabinieri della stazione di Arsiè. Quando i sanitari hanno raggiunto l’uomo, non hanno potuto che constatarne la morte: il cuore già non batteva più, ma al momento era molto difficile, per non dire impossibile ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, anche perché Taverna era da solo e non risulta che ci fossero dei testimoni oculari.

Le possibili ipotesi chiamavano in causa un improvviso malore oppure una caduta dovuta a un’asperità del terreno. Sicuramente l'uomo ha perso il controllo del mezzo ed è stato agganciato per un braccio e una gamba, venendo risucchiato dal meccanismo. Ma in quel momento aveva già perso la vita

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