L’Alemagna diventa intelligente

I Mondiali di sci scelti come vetrina d’eccezione del progetto “Smart Road”

BELLUNO. Tra le migliorie apportate sull’Alemagna c’è l’intelligenza. La statale, infatti, verrà dotata di speciali sensori pensati per le future auto a guida intelligente e automatica «ma che» spiega il presidente di Anas, Ennio Cascetta, «renderanno la vita più facile anche ai guidatori in carne e ossa di oggi».

Il programma che ingloba le migliorie tecnologiche previste per l’Alemagna si chiama Smart Road e prevede la trasformazione digitale delle principali infrastrutture italiane per migliorarne la qualità e la sicurezza. I Mondiali di sci di Cortina sono stati scelti come vetrina d’eccezione per presentare all’Europa la prima applicazione pratica del progetto nella realtà.

I sensori della statale offriranno informazioni sul traffico, sul meteo, sullo stato della strada e su possibili problemi alla viabilità. «Inoltre», continua Cascetta, «dialogheranno direttamente con le auto munite di strumentazioni adeguate, aiutando a tenere sotto controllo velocità, stato dell’auto e tenuta di strada, riuscendo anche a segnalare per tempo l’interruzione della carreggiata, grazie a un sistema di segnaletica dinamica, e comunicando direttamente le informazioni alle forze dell’ordine».

Altro valore aggiunto della nuova tecnologia sarà il cosiddetto Road Safety Improvement che aiuterà a prevenire comportamenti scorretti dei guidatori, segnalando manovre non consentite, superamento dei limiti di velocità e sorpassi pericolosi.

Una spinta verso il futuro della mobilità che Roger De Menech, deputato del Pd, auspica anche per il resto della rete stradale della provincia: «Nell’ottica della trasformazione della provinciale 1 in statale è importante che vengano presi provvedimenti da parte di Anas per l’adeguamento del tracciato, che porterebbe un grande beneficio a tutta la parte bassa della provincia. Penso agli interventi sul nodo di Belluno, con il collegamento della Sp1 all’Agordina, e al nodo di Feltre, con le tante varianti che ancora mancano all’appello e il superamento della stretta di Busche. L’elevazione a statale della strada, inoltre, impone di riprendere in mano il vecchio progetto di collegamento con l’autostrada, attraverso un traforo tra Cadola e Levego».(f.r.)

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