L’Alpago chiederà lo stato di calamità

Una ventina le frazioni isolate, ieri mattina erano poco meno di un migliaio le utenze senza elettricità

CHIES D’ALPAGO. Alberi abbattuti, strade e scuole chiuse. È l'Alpago, soprattutto la parte alta della conca, ad avere sofferto di più per la grande nevicata di due giorni fa.

A Tambre, dove ieri splendeva di nuovo il sole, i disagi più gravi hanno riguardato l'interruzione della fornitura di energia elettrica a oltre 1.600 utenze, causata dalla caduta di alberi sulle linee, e l'interruzione di diverse strade comunali dove si sono abbattute numerose piante crollate sotto il peso della neve caduta in abbondanza. Il sindaco Oscar Facchin parla di un fenomeno intenso e fuori stagione «con neve sciroccosa e pesante che ha buttato giù diversi alberi e ha messo in crisi la viabilità comunale e provinciale». Una sessantina di centimetri la coltre caduta in centro al paese, mentre nelle località più in quota come Col Indes e S.Anna, dove la neve più leggera e asciutta ha creato meno danni alle piante, ha raggiunto anche un metro di altezza.

Più colpiti i collegamenti stradali nelle località di Pianon, Valturcana e Valdenogher, un'emergenza per la quale si sono subito messi in moto la macchina comunale, le ditte boschive collegate al Comune e i vigili del fuoco. Ieri per precauzione sono rimaste chiuse anche le scuole. «Lo abbiamo fatto precauzionalmente in quanto non si sapeva se sarebbe tornata in tempo la corrente elettrica da cui dipende anche il riscaldamento», ha spiegato ieri Facchin, «entro oggi (ieri ndr) dovrebbero essere ripristinate tutte le utenze, mentre le strade al momento sono di nuovo sgombre».

«Piano piano torniamo alla normalità», è l'augurio del sindaco di Tambre, che però, in vista dell'ulteriore maltempo annunciato per il fine settimana, preferisce non abbassare la guardia: «Stiamo continuando a monitorare le varie zone e soprattutto le situazioni già in parte critiche che potrebbero aggravarsi con un'altra nevicata». E mentre i tecnici dell'Enel e gli operai del Comune fanno opera di ricognizione dove la neve, che grava ancora sulle piante, minaccia gli impianti della rete elettrica, la Provincia ieri ha messo a disposizione del Comune anche una fresa «che servirà ad allargare le sedi stradali per evitare che altra neve possa chiudere la carreggiata impedendo ai mezzi di intervenire».

Anche a Chies d'Alpago l'intensa nevicata fuori stagione ha creato e continua a creare più di qualche disagio, constrade e linee elettriche interrotte e fuori uso a causa delle piante travolte dalla neve. Spiega la situazione il sindaco Gianluca Dal Borgo che, in veste di presidente dell'Unione Montana Alpago, a nome dei tre Comuni (Tambre, Chies d'Alpago e Alpago) chiederà alla Regione lo stato di calamità per danni alla viabilità, alle linee elettriche e per disagi alle persone: «A Chies, dove è caduto quasi un metro di neve, si contano dieci frazioni isolate e altrettante nel resto dell'Alpago, soprattutto a Tambre, mentre nella parte bassa della conca alcuni problemi hanno riguardato la frazione di Valzella». Ieri erano ancora 600 le utenze senza corrente elettrica a Chies, dove due giorni fa è scattata l'emergenza con l'impiego di operai comunali, personale della protezione civile, vigili del fuoco - ufficiali che volontari - tutti impegnati nel tagliare alberi, sgomberare le strade e offrire assistenza alle persone isolate dalla nevicata. Una situazione che sta poco a poco tornando alla normalità, ma che potrebbe riaggravarsi nei prossimi giorni.

E sulla manutenzione ambientale (leggi taglio piante), specie in prossimità delle strade, il sindaco Dal Borgo ha avviato un'iniziativa che punta a mettere insieme e a far collaborare Comune e i privati proprietari dei fondi.

Ezio Franceschini

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