L’Alpago pronto a partire con il controllo di vicinato
ALPAGO. Controllo di vicinato, l’Alpago mette l’acceleratore ed entra già nella fase preliminare all’avvio del progetto. Martedì in Prefettura a Belluno i sindaci di Alpago, Chies e Tambre, assieme ai colleghi di Belluno e Ponte nelle Alpi, hanno firmato il protocollo d’intesa per l’istituzione dell’iniziativa dei “cittadini-sentinella”. Ma il protocollo deve essere concretizzato in ogni singola realtà ed è proprio per questo che i tre sindaci si stanno già dando da fare.
«Giovedì ci troveremo tra amministratori nella sede dell’Unione montana Alpago per iniziare a definire l’organigramma dei gruppi di controllo di vicinato», spiega Gianluca Dal Borgo, sindaco di Chies e presidente dell’Unione montana Alpago, «Nei giorni in cui si erano verificati i furti in Alpago, erano scese in strada circa cento persone, quaranta solo nel territorio di Chies. Sarà ora necessario capire quante di queste vogliono far parte del controllo di vicinato e quante vogliono aggiungersi. Lavoreremo tutti assieme così da non disperdere energie preziose».
Ciò che è già definito, come chiarisce Dal Borgo, è che i gruppi di controllo di vicinato nella Conca saranno organizzati su base frazionale. Il territorio dell’Alpago, in tutto 171 chilometri quadrati, è diviso in 50 frazioni e conta 10 mila abitanti. Proprio per la specificità geografica della Conca che presenta una miriade di piccolissimi centri, è necessario che ciascuna frazione abbia il suo gruppo.
Per ciascun gruppo dovrà essere individuato un referente che avrà un ruolo strategico. Da un lato raccogliere le segnalazioni (persone e auto sospette, ma non solo, anche situazioni di disagio, fenomeni di degrado, danneggiamenti...) provenienti dai cittadini, vagliarle e poi trasmetterle alle forze dell’ordine. Dall’altro trasmettere alla cittadinanza le informazioni provenienti dalle forze dell’ordine, specie in materia di prevenzione. Ad Alpago e a Chies sono attive le consulte frazionali e quindi l’individuazione dei referenti del controllo di vicinato dovrebbe essere piuttosto rapida. Tambre, invece, dovrà fare un passaggio in più tenuto conto che non è prevista questa forma organizzativa.
I referenti dovranno seguire un percorso formativo proposto dalle forze dell’ordine. «Contiamo che i corsi possano essere svolti nel mese di novembre, così da riuscire a partire quanto prima con il progetto», continua Dal Borgo. Parallelamente saranno organizzati anche cinque incontri - a Chies, Farra, Puos, Pieve e Tambre - aperti alla popolazione in cui la polizia locale, in collaborazione con polizia e carabinieri, illustrerà i comportamenti base per difendere i propri beni (ad esempio chiudendo a chiave le auto o non lasciando le porte aperte a casa) e distribuirà un vademecum sui furti e le truffe.
C’è poi il capitolo telecamere: nei giorni scorsi è stata completata l’accensione dei 15 apparecchi nei tre Comuni della Conca dell’Alpago. I sindaci contano molto sulle potenzialità delle telecamere sia come deterrente per la criminalità, sia come strumento in grado di fornire elementi spesso preziosi alle forze dell’ordine in fase di indagine. È stata anche predisposta la rete per ulteriori future nuove telecamere.
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