L’alunna e gli sguardi del prof «Costrette a cambiare i vestiti»

Il docente di ginnastica è accusato di aver palpeggiato tre studentesse La ragazza ammonita per i tanti “non ricordo”: «La situazione era caotica»
BASCHIERI-FOTOPIRAN-VEGGIANO-NUOVA PALESTRA
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Palpeggiò tre studentesse. È l’accusa per la quale un prof di educazione fisica è finito in tribunale. Due sarebbero state inseguite a ricreazione e toccate sul sedere davanti alla porta chiusa dello spogliatoio, nel quale l’uomo era abituato a entrare in qualsiasi momento senza chiedere il permesso o almeno bussare. La terza sarebbe stata toccata sul seno, in palestra, durante un esercizio a terra.

Una compagna di quella classe prima di un istituto di Cortina, che adesso studia a Vicenza e ieri ha rischiato di essere a sua volta indagata per falsa testimonianza a causa dei tanti «non ricordo», ha sottolineato proprio gli esercizi che, anche a distanza di tempo, definisce «inappropriati. Noi ragazze eravamo sempre in prima fila e dovevamo fare dei movimenti che mettevano in evidenza il seno, ad esempio il sollevamento di un bastone. Quando è diventato chiaro che ci guardava, abbiamo cominciato a indossare magliette meno scollate e pantaloni più larghi».

Il fatto più grave è avvenuto il 3 ottobre 2014. In precedenza non c’erano state molte lezioni con questo insegnante, ma non poteva sfuggire il fatto che «era trasandato e soprattutto entrava nel nostro spogliatoio senza nemmeno bussare, come se questo fosse normale».

La ragazza è molto giovane, ma i ricordi sono già molto vaghi e questo ha indispettito il pubblico ministero Marcon, il giudice Coniglio e i difensori dell’imputato Riccitiello e Ponti (due delle ragazze si sono costituite parte civile con Hofer): «Nessuna compagna mi ha confidato di essere stata toccata. A me non è successo, anche se mi è toccato scrivere una relazione su quello che succedeva in classe nelle ore di ginnastica e sul fatto che l’insegnante ci guardava in una certa maniera. La situazione era un po’ caotica».

In quel gruppo di adolescenti appena usciti dalla scuola media, c’era qualcuno molto sopra le righe: «Il professore si arrabbiava spesso con i maschi. C’erano dei litigi che spesso finivano con una nota sul registro», ha continuato la giovane donna, ma quando le è stato chiesto di raccontare un determinato episodio, non è stata in grado di ricostruirlo. Secondo la difesa Ponti, uno dei ragazzi ha bestemmiato e digerito in maniera rumorosa e, di fronte alla prospettiva di prendersi una nota, ha detto che sarebbe andato dal preside a denunciare il fatto che il docente guardava le compagne nelle parti intime.

Non si può escludere che la Procura della Repubblica chieda la trasmissione della testimonianza, in maniera da procedere. Senz’altro mancano almeno altre due udienze alla fine del processo: 27 marzo per i consulenti e l’esame dell’imputato e 3 aprile per i testi della difesa ed eventuale discussione, prima della sentenza. —



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