Chiuso l’accesso pedonale alla piscina di Belluno. Studenti sulla strada sfiorati dalle auto
È successo a Lambioi, poi è intervenuta la Polizia locale che ha scortato i ragazzi garantendo il transito in sicurezza lungo la strada

Studenti sul ciglio della strada, sfiorati dalle auto. È un’immagine che fa sgran
classe di ragazzi e ragazze cammina in fila indiana sulla bretella stradale in via dei Dendrofori. Alla loro destra le reti del cantiere al parco Emilio, a sinistra le macchine. Che li sfiorano. Pare che tutti gli automobilisti siano stati molto prudenti, va detto, ma la situazione non era delle più sicure, anche perché la bretella stradale ha una curva secca in prossimità della piscina ed è priva di marciapiede. La foto è verissima: niente intelligenza artificiale o manipolazioni di sorta, com’è stato doverosamente verificato.
Passaggio pedonale chiuso
I ragazzi sono stati costretti a camminare sul ciglio della carreggiata perché da ieri e fino a domani sarà chiuso il passaggio pedonale fra via dei Dendrofori e via Lambioi. Il tratto, in particolare, che collega via Lambioi e il parco Emilio con gli impianti sportivi. Non è quindi possibile raggiungere la piscina e la Vhv arena a piedi in sicurezza. Chi solitamente usa via Lambioi, partendo da piazza dei Martiri, trova lo sbarramento in fondo alla strada. Chi invece prende la scala mobile in piazza Duomo e attraversa tutto il parcheggio, può sì prendere la strada interna al parco Emilio (che oggi è un cantiere sia per la realizzazione dell’area camper che del sottopasso pedonale per il parco fluviale), ma in fondo trova il medesimo sbarramento di cui sopra.
La scoperta dei vigili
Per gli studenti ieri mattina è poi intervenuta la Polizia locale, che ha scortato i ragazzi che dovevano andare in piscina o al palazzetto chiudendo parte della strada in modo da garantire un transito in sicurezza. Nel momento in cui in via dei Dendrofori si è presentato un bilico, la strada è stata chiusa interamente, sempre per la sicurezza degli studenti, anche se per pochi minuti. La polizia locale è stata a Lambioi tutta la mattina, pronta a intervenire per garantire il passaggio in sicurezza dei ragazzi.
Gli altri utenti
Ma gli altri utenti? Adulti, che si spostano a piedi (e ce ne sono), ma anche i ragazzi che ancora non hanno la patente, o una macchina, che nel pomeriggio devono raggiungere Lambioi con l’autobus che arriva solo fino a piazza dei Martiri. Più d’uno ieri si è trovato di fronte alle reti che chiudono l’accesso al percorso pedonale, chiedendosi come raggiungere l’area degli impianti sportivi. Nessuna alternativa: l’unico modo per arrivare in piscina o alla Vhv arena è camminare sulla strada, dove non c’è il marciapiede.
Problema di comunicazione
«Questa mattina circolavano foto sui social di ragazzi in mezzo alla strada, seppur rispettosamente in fila indiana e ordinati, dato che l’unico accesso pedonale alla piscina comunale è stato chiuso con un ordinanza della polizia locale», ricorda il segretario del Pd cittadino, Davide Noro. «Cosa fa il Comune di Belluno? Nulla di nulla. Nessuna segnaletica, nessun avviso né da piazza dei Martiri, né da Lambioi. E sarà così per almeno tre giorni».
«Forse c’è qualcosa da rivedere nella comunicazione tra istituzioni e cittadini», prosegue Noro, «perché non è pensabile che una chiusura così importante e impattante sia così mal gestita. Soprattutto non è accettabile che dei ragazzi siano esposti ad una situazione di pericolo simile».
Nessun cartello
L’ordinanza è stata firmata dal comandante della polizia locale il 14 febbraio, venerdì scorso. I giornali ne hanno dato conto sull’edizione di domenica. Non c’era alcuna comunicazione sui profili social del Comune, né una segnaletica in centro o a Lambioi che indicasse l’importante chiusura.
«Il pedone lo scopre solo quando si trova davanti al divieto di accesso», evidenzia la consigliera del Pd Maria Teresa Cassol, che ieri ha fatto un sopralluogo in zona e preparato immediatamente un’interrogazione che porterà nel consiglio in programma a fine mese. Nel documento, Cassol chiede proprio perché non siano stati messi i cartelli per avvisare la popolazione.
Forse chiudere l’unico passaggio pedonale che permette di raggiungere gli impianti sportivi di Lambioi a piedi in sicurezza meritava una comunicazione più dettagliata e capillare.
Altri due giorni
Va detto, a onor di cronaca, che la polizia locale ieri mattina ha poi permesso agli studenti che dovevano recarsi agli impianti sportivi di Lambioi di raggiungerli in sicurezza (fa eccezione la classe della foto diventata virale). Ma resta il problema per tutti gli altri utenti, perché ancora per le giornate di oggi e di domani (come da ordinanza) il passaggio pedonale verso la piscina sarà chiuso. Meglio attrezzarsi e farsi dare un passaggio in auto da qualcuno.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi