Lambioi, telecamere anti vandalismi nel Parco fluviale

Il Comune ne ha installate due, riprendono tutta l’area A breve saranno costruiti i nuovi barbecue e la pista bike
BELLUNO. In maniera discreta, ma puntuale, sorvegliano tutto il Parco fluviale di Lambioi. Pronte a riprendere eventuali vandali. Sono state montate in questi giorni e sono entrate in funzione le due telecamere di videosorveglianza che il sindaco, Jacopo Massaro, aveva promesso di installare a Lambioi. La “spiaggia” dei bellunesi da ieri è a prova di vandalo. «Nei prossimi giorni verrà avviato anche un servizio di sorveglianza notturno», assicura Massaro. «Le due telecamere sono state montate su due pali diversi. Una, ad alta definizione, inquadra l’intero Parco, prevalentemente l’area in cui saranno collocati i nuovi barbecue. L’altra è una dome che riprende a 360 gradi. Entrambe sono telecomandate in remoto dalle Forze dell’ordine e dalla polizia locale».


Con gli apparecchi per la videosorveglianza il Comune intende frenare un fenomeno che, pur non così diffuso, è abbastanza fastidioso: quello dei vandalismi. «Lambioi era un’area abbandonata, ora è fortemente vissuta», continua Massaro. «Molte persone la frequentano, ci sono varie strutture su cui il Comune ha investito, come i servizi igienici, i campi da beach volley, la casetta che ospita il chiosco. È opportuno proteggerle. Non abbiamo avuto segnalazioni di vandalismi particolari, ma per esempio qualche giorno fa è stato rotto un cartello. Viene da chiedersi: perché?». Grazie alle telecamere, che sono in grado di riprendere anche di notte, gli autori di altri eventuali gesti simili potranno essere identificati.


Per quanto riguarda, invece, l’abbandono dei rifiuti nel Parco, «la situazione è migliorata. Le politiche di educazione ambientale stanno funzionando», conclude Massaro. «Ricordo però che i vecchi berbecue sono stati distrutti proprio da vandali. A breve installeremo quelli nuovi: saranno in pietra, saranno costruiti in loco dagli operai dell’Unione montana». Perché il lavoro abbia inizio, servono le autorizzazioni: il Comune sta aspettando.


Come attende il via libera anche per allestire la pista bike: c’era l’ok per quella mini, ma avendo ampliato il progetto è necessaria un’altra autorizzazione.


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi