L'Amleto di Shakespeare rivisitato in chiave comica
LONGARONE.
«Volgarità, trasgressione, narcisismo e deviazione. Questo è quello che abbiamo trovato cercando di avvicinare ai nostri giorni lo spettacolo». Così il regista Paolo Martinazzo commenta lo spettacolo «Trans-Genico Amleto) che la compagnia teatrale Pubbliche Bugie metterà in scena domani alle 20.30 nel centro culturale di Longarone. L'opera, presentata dalla compagnia teatrale Pubbliche Bugie, è una surreale rivisitazione del testo di Nicolaj, "Amleto in salsa piccante", che a sua volta ripropone l'Amleto di Shakespeare dal punto di vista dei cuochi del castello. Cuochi, sguatteri e camerieri fanno così rivivere il testo classico al punto di spostare il dramma in commedia. La cucina è la scena unica in cui i reali incontrano la servitù, e da cui parte l'acceso confronto di classe. Da lì l'idea del cuoco Froggy di fare uno scherzo al depresso Amleto per convincerlo ad apprezzare la sua cucina: con l'armatura del padre morto si fingerà lo spettro che gli parla. Grande protagonista della vicenda sarà una televisione piazzata nel centro della scena, unico strumento che permette agli abitanti della cucina di guardare quello che accade fuori. La servitù scopre così che i reali si auto-riprendono spinti dal loro narcisismo. Ed ecco quindi che il tema centrale dell'Amleto si sposta dal celebre "essere o non essere" al più attuale "essere o apparire". «Non nascondo - continua il regista - il divertimento che ci ha accompagnato durante la lavorazione, ma è anche vero che il riso è sempre stato seguito da amare riflessioni. Oggi sembra che tra spettacolo e realtà non ci sia distinzione. Gli eventi sembrano il frutto di una sceneggiatura comica di "terz'ordine" che trova ancora un pubblico compiacente».
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