Lamon: internet veloce, l'appalto a rilento

Un anno di ritardo per la fibra ottica dal Primiero. Faoro: lavori a maggio
Quattro comuni dovranno aspettare ancora per avere internet veloce
Quattro comuni dovranno aspettare ancora per avere internet veloce
LAMON. Doveva essere a giugno 2010, sarà - probabilmente - a maggio 2011. Il via all'installazione della fibra ottica nel feltrino occidentale agganciata nell'anello dal Primiero alla Valsugana, fa i conti con i ritardi dei tempi tecnici. E l'arrivo della banda larga slitta di un anno. Da qualche mese è calato il silenzio sul progetto che farà arrivare la super Adsl a Lamon, Sovramonte, Arsiè e Fonzaso, comuni in attesa di superare il gap tecnologico con il resto del territorio. Si tratta di portare la connessione internet ad alta velocità nel feltrino occidentale, appoggiandosi all'iniziativa già partita in trentino in virtù dei fondi dell'accordo Dellai-Galan per il completamento della dorsale di distribuzione est dell'infrastruttura in fibra ottica della provincia autonoma di Trento. Ma prima di entrare nel merito dell'operazione, è meglio fare un passo indietro. A fine 2009, la tabella di marcia fissata in Provincia prevede l'apertura del cantiere nell'estate 2010 e l'inaugurazione della linea dopo un anno di lavoro. L'iter progettuale però rallenta, qualcuno se ne accorge - è il caso del sindaco fonzasino Gianluigi Furlin e della collega lamonese Vania Malacarne - e lo segnala. Colpa dei tempi tecnici e della lentezza della burocrazia, ma la rassicurazione è che il cantiere aprirà presto. «Per l'appalto è questione di giorni», dice il primo cittadino di Arsiè e assessore provinciale Ivano Faoro. «I lavori cominceranno in teoria tra un mese e mezzo, dal confine di provincia sulla strada regionale di Fiera di Primiero per lo scavo in trincea dove accogliere i cavi. Nell'arco di due-tre mesi dovrebbe concludersi il primo stralcio e a seguire partirà il secondo per completare l'anello». In ballo c'è un'opera da 5 milioni di euro, finanziata con i fondi dell'accordo Dellai-Galan (3 milioni 158 mila euro) a cui si aggiungono i contributi della provincia di Trento (1 milione 339 mila euro), della Regione Veneto (200 mila euro dalle risorse Fas), della provincia di Belluno (150 mila euro) e del consorzio Bim Piave (150 mila euro). L'intervento abbatterà la marginalizzazione del territorio e regalerà grosse potenzialità di sviluppo ai comuni, come la possibilità di migliorare la competitività delle imprese insediate elevando gli standard di servizio a disposizione sia degli enti pubblici sia dei privati. «L'informatizzazione è fondamentale, tanto più per la realtà di montagna, che ha bisogno di questa infrastruttura per una nuova concezione di lavoro e servizi, risolvendo così l'attuale vuoto della velocità di comunicazione», sottolinea il sindaco di Lamon Malacarne. «Non possiamo pensare di vivere nelle nostre zone senza un supporto così importante».

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