Lamon, mostra del fagiolo confermata ma con i bar della piazza chiusi
LAMON
Mostra mercato del fagiolo confermata per dopodomani, ma senza la possibilità di andare a bersi un caffè, una bibita o andare in bagno perché scappa. Colpo di scena alla vigilia di questa edizione della Festa del fagiolo, ridimensionata nella durata alla sola giornata di domenica e nelle modalità con l’eliminazione di tutta la parte dedicata agli stand gastronomici. A tenere alto il nome della manifestazione resta il fagiolo di Lamon Igp, un traino comunque non da poco, nella speranza di richiamare un pubblico numeroso sull’altopiano.
E proprio il timore di un numero eccessivo di visitatori ha convinto i gestori dei bar che danno sulla piazza a tenere chiuso proprio domenica. Una scelta maturata dopo un’estate non facile, dove alcuni locali hanno subito pesanti multe e hanno subito anche il provvedimento di chiusura, proprio per il mancato rispetto delle disposizioni anti Covid 19.
A rimetterci l’immagine del paese e naturalmente il pubblico che si spera salirà comunque numeroso sull’altopiano, magari dopo avere percorso cento o più chilometri per acquistare il fagiolo Igp.. Si salvano i ristoranti, che garantiranno i posti a sedere ai clienti che vogliono mangiare. Per gli altri niente da fare, il servizio bar non ci sarà.
Le riunioni svolte nelle ultime settimane che hanno messo intorno al tavolo amministrazione comunale, il comitato della festa del fagiolo e gli operatori commerciali non hanno prodotto la mediazione sperata per garantire un’accoglienza degna di questo nome a chi domenica arriverà a Lamon, per quella che normalmente è la principale manifestazione dell’anno.
I baristi, ancorché gentili, hanno poca voglia di parlare, il clima è mesto. Di fronte al rischio di un nuovo salasso prevale la rassegnazione a tenere chiuso. I baristi, in sintesi hanno chiesto la collaborazione del Comune, della Protezione civile e del comitato della festa per avere il supporto necessario – in pratica dei volontari – per gestire i flussi ed evitare che i bar si potessero riempire di troppa gente. D’altra parte, alcuni baristi sono già rimasti scottati dalle multe rimediate. Cose che hanno lasciato il segno. Giorgio Bottegal della Protezione civile allarga le braccia: «Non siamo preparati a gestire questo tipo di servizio, i volontari non sono formati. Mi spiace. Forniremo ai visitatori il solito supporto informativo e ai parcheggi».
Il sindaco Ornella Noventa avrebbe voluto vedere i bar aperti, ma non può imporre nulla a dei privati e ha lasciato libertà di comportamento. La prospettiva di dover pagare un’agenzia di security per disporre di personale adeguato è parso troppo costoso. Quanto al programma, la mostra mercato ha fissato un tetto a cinquanta espositori che si disporranno nella zona centrale del paese. Stand aperti dalle 9 alle 18,30. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi