Lamon vara il riconoscimento per le coppie senza matrimonio

Approvato dal consiglio comunale il regolamento sulle famiglie di fatto legate da vincolo affettivo L’ufficio anagrafe rilascerà l’attestato. Malacarne: «È un’opportunità per i lamonesi»
Lamon
Lamon

LAMON. Uomo e uomo, donna e donna, uomo e donna, senza differenze. Il riconoscimento delle famiglie di fatto – intese come “un insieme di persone legate da vincoli affettivi coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune” - è diventato realtà a Lamon con l'approvazione in consiglio dell'apposito regolamento. È stato organizzato anche il rilascio da parte dell'anagrafe di una attestazione di famiglia anagrafica basata su “vincolo di natura affettiva”.

Così il Comune riconosce parità nell'erogazione dei propri servizi alle famiglie non fondate sul matrimonio, formate da persone dello stesso o differente sesso, con priorità negli ambiti del diritto alla casa; servizi assistenziali e sociali; giovani, genitori e anziani; sport e tempo libero; formazione, scuola, servizi educativi e assistenza scolastica; diritti e partecipazione.

Si provvede, recita il regolamento, «a tutelare e sostenere attraverso singoli atti le coppie di fatto, al fine di superare situazioni di discriminazione, favorire le pari opportunità, l'integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio».

L'ufficio anagrafe rilascerà, su richiesta degli interessati, l'attestato di “famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo” per gli usi necessari al riconoscimento dei diritti previsti da atti e disposizioni dell'amministrazione.

In base al regolamento, poi, l'ufficio può verificare l'effettiva coabitazione delle persone che chiedono l'attestato. Lo status di famiglia di fatto decade su comunicazione degli interessati.

In attesa che il Parlamento italiano riempia il vuoto normativo, Lamon rompe gli indugi sulle pari opportunità per tutti i cittadini che finora non si sentivano riconosciuti approvando il regolamento per le famiglie di fatto, dopo aver rilevato che «manca una legge in materia e questo comporta una discriminazione per i cittadini ai quali non viene riconosciuta la stessa dignità sociale in ambito familiare».

C'è l'invito al Parlamento «a decidere ed entrare in sintonia con la vita, la quotidianità e le scelte delle persone». L'amministrazione parte dal presupposto che «nella comunità locale, così come nel resto d'Italia e in Europa, cresce il numero delle nuove famiglie che per scelta o perché gli viene negato, non accedono al matrimonio, pur costituendo relazioni stabili e durature basate sull'affetto reciproco di chi ne fa parte e sulla condivisione personale, sociale ed economica di ogni aspetto della vita».

Per il Comune questa «è un'opportunità per i lamonesi in una cornice di libertà individuale», commenta il sindaco Vania Malacarne. «La possibilità potrà essere colta o no, a seconda della volontà di ciascuno. L'importante è che si possa fare, ma non va attivata per forza».

Raffaele Scottini

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:coppie di fatto

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi