Lampada cade dalla volta colpito un Tir in transito
SANTO STEFANO DI CADORE. Alessandra Buzzo non è disposta lasciarne passare una all’Anas. Quasi inviperita, con tanto di minaccia di esposto alla procura, la lettera inviata ieri all’Anas di Venezia dopo quanto il sindaco di Santo Stefano aveva riscontrato al ritorno da Auronzo: il distacco di una plafoniera all’interno della galleria, che cadendo aveva danneggiato lo specchietto di un furgone di passaggio e lasciato un cavo elettrico penzolare dal soffitto.
«Entro in galleria – racconta – e faccio poco più di un centinaio di metri. M’imbatto in una lunga striscia di asfalto nero e vedo che ci sono i carabinieri (di Auronzo, ndr). Mi informo sull’accaduto e riscontro che la mancanza di manutenzione ha provocato un altro, grave danno».
Nella mattinata di ieri, infatti, una lampada è caduta, ha colpito lo specchietto di un furgone in transito, il cui conducente, impaurito, ha frenato e, dopo aver riscontrato il danno, ha chiamato i carabinieri. Sul posto è intervenuto anche il personale dell'Anas. Il sindaco Buzzo si fionda in municipio a Santo Stefano e scrive una lettera all’Anas: «Facendo seguito alle ormai numerose segnalazioni riguardanti la pericolosità e inadeguatezza della galleria tutta e in particolare dell’impianto di illuminazione, comunico che in data odierna c’è stato il distacco di una plafoniera e del relativo cavo di alimentazione, che hanno causato il danneggiamento di un mezzo in transito, fortunatamente non sono stati segnalati danni alle persone. Non escludendo che tale inconveniente possa ripetersi con ben più gravi conseguenze, chiedo nuovamente un intervento urgente per la messa in sicurezza e un accurato controllo del rimanente impianto elettrico a salvaguardia della pubblica incolumità».
Ma il sindaco non si accontenta. Va oltre, fino a minacciare (poi spiegherà che lo ha fatto perché ormai troppe sono le missive indirizzate all’ente senza che ricevano risposta): «Persistendo tale situazione, visto che trattasi di problematiche legate alla pubblica sicurezza, riterrò necessario intervenire informando la Procura della Repubblica di Belluno per eventuali aspetti di rilevanza penale».
La prima cittadina spiega che il fatto non ha ovviamente nulla di personale, bensì – purtroppo – di collettivo, nel senso che la galleria del Comelico è utilizzata da diverse centina se non migliaia di automobilisti ogni giorno e che, ciononostante, la manutenzione lascia molto a desiderare. Ma il silenzio dell’Anas persiste anche su un altro capitolo doloroso: le mancate risposte per l’auspicata galleria di Coltrondo. In questi giorni se ne sta occupando il parlamentare del M5S D’Incà, «l’unico», tiene a specificare e a ringraziare il sindaco.
Francesco Dal Mas
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