L’Anfao ha rinnovato il consiglio generale

Il presidente Marcolin ha fatto il punto sul 2016: «L’export è cresciuto del 6.2%. Bene Usa e Europa»

BELLUNO. L’assemblea dell’Anfao ha eletto l’altra sera il nuovo Consiglio generale dell’associazione che riunisce le più importanti aziende italiane del settore dell’occhialeria. Il nuovo consiglio resterà in carica 4 anni e affiancherà il presidente e i cinque vice presidenti, le cui cariche saranno invece rinnovate il prossimo anno.

Questi i nomi dei 10 consiglieri neo eletti: Nicola Belli (Safilo); Alessandro Cavalet (Luxottica); Carlo Costan Dorigon (Gatto Astucci); Nicola Del Din (Pramaor); Massimo De Villa Tondo (Trevi Coliseum); Luca Talamona (Nomec); Gianni Vetrini (Barberini); Michele Villotti (Silhouette Italia); Nadia Zampol (Martini Occhiali); Massimiliano Zegna Baruffa (Avm).

Durante l’assemblea il presidente Anfao Cirillo Marcolin ha presentato ai soci un aggiornamento dei dati riferiti al primo trimestre del 2016 e le prospettive future.

«Complessivamente – ha commentato il presidente Marcolin - sebbene i dati del nostro comparto siano di gran lunga migliori rispetto all’andamento generale e a quello di alcuni settori del Made in Italy a noi affini, come le calzature e l’abbigliamento, e alcuni studi internazionali prevedano una buona crescita nei prossimi anni sostenuta da una domanda importante per i prodotti del settore, è bene mantenere un atteggiamento prudente, dovuto al quadro geopolitico ed economico internazionale, che potrebbe purtroppo portare a un ulteriore rallentamento».

Nel primo trimestre 2016 l’export ha registrato una crescita tendenziale a valore del comparto sole-vista del 6,2%, quasi esclusivamente sostenuta dall’occhiale da sole. A rallentare soprattutto l’area asiatica, mentre si confermano America ed Europa, anche se a tassi inferiori rispetto a quelli del 2015. Sul fronte emergenti si intravedono segnali di rallentamento in Asia e America Meridionale (soprattutto in Brasile).

Per quanto riguarda il mercato interno, i dati sembrano confermare una buona ripresa dei consumi, sia del comparto sole che di quello della vista.

«In questi anni – ha proseguito il presidente Marcolin - il settore dell’occhialeria ha attraversato la crisi con sofferenza, ma nei cambiamenti si è anche trasformato, superando le difficoltà e cogliendo, al tempo stesso, le opportunità. Siamo convinti che il nostro comparto abbia tenuto, e lo confermano gli straordinari numeri registrati nel 2015, poiché le aziende associate hanno lavorato su alcuni punti di forza tradizionali, su cui abbiamo impostato le azioni anche per il futuro: internazionalizzazione, specializzazione e differenziazione, ricerca di nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, Made in Italy e qualità certificata. Il tutto con una forte valenza del territorio».

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