L’animalista è innocente ma dovrà pagarsi la difesa

Il musicista feltrino Marco Scapin scagionato per gli striscioni sull’orsa Daniza Mondo ambientalista mobilitato per aiutarlo a raccogliere tremila euro

FELTRE. Marco Scapin, direttore d’orchestra e prof di musica amico degli animali, gli orsi in particolare, lunedì è stato assolto nell’ambito di una vicenda che lo aveva compreso nella protesta degli animalisti per la protezione dei plantigradi in Trentino.

La notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre 2014 Scapin veniva dato presente a Pinzolo, mentre lui se ne stava lontanissimo, a Pergine.

Ma il suo cellulare era stato “agganciato” dalle celle di Trento prima, e di Pinzolo poi. Otto animalisti, tra i quali il feltrino, erano stati accusati di aver svegliato nel cuore della notte Daniele Maturi, l’uomo di Pinzolo aggredito tempo prima dall’orsa Daniza, e il sindaco William Bonomi, appendendo davanti alle loro abitazioni, a Caderzone, degli striscioni ritenuti minacciosi.

Ma nessuno ha visto gli imputati commettere i reati al centro dell’accusa. Tanto meno Scapin che era appunto lontano ore di strada. Da Maturi era scattata la denuncia perché davanti a casa aveva trovato uno striscione con la scritta “Veniamo anche di notte! L’inverno sarà inferno”, tenuto fermo da un lumino acceso. Poco dopo Bonomi si era svegliato al frastuono causato da canti e cori intonati con un megafono. Anche per lui c’era uno striscione, con la scritta “Quello che promettiamo facciamo!!! L’inverno è lungo e buio”.

Di fronte all’esiguità degli elementi in mano all’accusa, e alla richiesta di assoluzione presentata dalla stessa, i quattro legali della difesa - Benato, Speri, Volpi e Zambelli - hanno avuto buon gioco nel sostenere che i loro clienti andavano mandati assolti. E così è avvenuto lunedì.

Soddisfatto, ovviamente, Scapin, che però deve farsi carico della sua parte di difesa, circa 3 mila euro. Gli amici hanno promosso una raccolta di fondi, a cominciare da domenica scorsa in Val Palantina, sopra il Cansiglio, dove Scapin s’era recato per suonare il tamburo. «È una delle mie passioni - spiega - partecipare alle manifestazioni animaliste o ambientaliste con gli strumenti musicali che sono il mio pane quotidiano. È accaduto anche in alcuni appuntamenti in Trentino a difesa degli orsi. Forse per questo hanno ritenuto di dovermi coinvolgere anche in questa vicenda».

Radio Gamma 5 gli ha organizzato, l’8 dicembre, un concerto che lo vedrà protagonista, per solidarizzare con la sua causa. «Ora la sua innocenza è stata provata, ma restano le spese legali di migliaia di euro e per questo verrà attivata una colletta per aiutarlo a sostenere queste spese, in quanto è veramente ingiusto - sottolineano le associazioni Mountain Wilderness ed Ecoistituto - che un accusato, ma prosciolto completamente, debba anche pagare cifre notevoli per la sua difesa».

Francesco Dal Mas

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