L’appello: «In città mancano i portacenere»
BELLUNO. «L’amministrazione comunale, insieme alla Bellunum e alle forze di polizia locali, si attivi per posizionare in città i raccoglitori di mozziconi di sigaretta. Per reperire le risorse bisogna approfittare dei finanziamenti per il miglioramento del centro urbano». L’appello è lanciato dal consigliere comunale di Belluno Francesco Pingitore, che sull’argomento ha preparato anche un’interrogazione scritta. «C’è da precisare», aggiunge Pingitore, «che il disegno di legge “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, approvato in novembre, sarà attivo dal 1° luglio di quest’anno. Data entro la quale le amministrazioni dovranno prendere provvedimenti. Il ddl, con i suoi 37 articoli, impone regole ai cittadini indisciplinati. Proprio l’articolo 14 della legge è rivolto a coloro che buttano cicche e gomme in qualsiasi posto».
Il ddl prevede che i Comuni installino in strade, parchi, davanti a ogni edificio, uffici della pubblica amministrazione e luoghi di aggregazione degli appositi contenitori. «Bisogna inventarsi qualcosa per arredare questi posacenere, anche degli sponsor, come avviene in altre realtà europee o nella vicina Caorle, dove sul lungomare, a terra, ci sono disegni che invitano i fumatori a tenere pulita la città», commenta Pingitore. «Alcune amministrazioni, come Verona, hanno posizionato posacenere pagati da società che producono materiali in tema. In altre città ci sono concorsi vinti da giovani designer che hanno proposto contenitori di cicche che sembrano opere d’arte».
Ma la questione non è solo quella che riguarda pulizia e decoro della città: “in ballo” ci sono anche gli effetti nocivi dell’abbandono. «Gettare i mozziconi a terra significa inquinare la città con sostanze tossiche e cancerogene tra le più pericolose, con grave danno all’ambiente», spiega Spiridione Della Lucia, pneumologo e vicepresidente Lilt di Belluno. «Quello dei mozziconi è l’inquinamento più tossico in assoluto. Nella parte che viene gettata sta il 70% degli inquinanti della sigaretta. Un lattante rischierebbe la vita se lo ingerisse. Ricordiamo che il mozzicone è un rifiuto speciale di chimica aggressiva, né più né meno di quelli ospedalieri».
Del resto la Lilt era già scesa a maggio in piazza a Belluno per mettere in luce questa problematica, oltre ovviamente che per continuare la sua lotta al fumo di tabacco. «Già allora avevamo lanciato delle proposte alle amministrazioni», ricorda Della Lucia, «come quella di approvare un regolamento comunale che preveda una sanzione per chi getta i mozziconi a terra. E c’era anche l’invito a predisporre adeguati punti di raccolta, che nel centro di Belluno, solo per fare un esempio, sono assenti».
«Il Comune sarebbe ripagato dall’educazione alle buone pratiche», aggiunge Della Lucia. «Capisco che ci sono molte altre problematiche a cui far fronte, ma l’assenza di mozziconi su strade e giardini è un indicatore di civiltà, di attenzione nei confronti di ambiente e salute dei cittadini».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi