Larese: «Campagna contro di me»
Rammarico per la sconfitta. Il presidente delle Regole Monti pronto a dimettersi
AURONZO. «Non me l’aspettavo, pensavo che ce l’avrei fatta e invece sono 150 i voti di differenza tra me e il nuovo sindaco. La campagna contro la mia attività in Provincia mi ha penalizzato».
Delusione, rammarico: questi i sentimenti che animano Daniela Larese Filon, il sindaco uscrnte di Auronzo sconfitto domenica dalla rivale Tatiana Pais Becher. Un risultato inatteso a dir poco per Larese. «In questi mesi è stata strumentalizzata ogni giorno sui mass media e sui social la mia carica di presidente della Provincia facendo passare l’idea che per fare questo io ho lasciato da parte il Comune. E invece non è così perché a Belluno ero presente due giorni a settimana. E poi si sono dimenticati che io sono pensionata, di tempo da dedicare al comune ne avevo».
L’ex prima cittadina non nasconde però che le sfide che attendono la nuova amministrazione sono impegnative. «Vedremo come le gestiranno. Per quanto mi riguarda ora mi riposerò un po’, e poi vedremo cosa farò», annuncia, facendo capire che di stare a “riposo” non ha nessuna intenzione.
«Presto convocherò il consiglio di amministrazione della Regola di Villagrande e se dovessi riscontrare una mancanza di fiducia dopo quanto avvenuto alle elezioni mi dimetterò immediatamente dalla carica di presidente». Anche per Giuseppe Monti, all’indomani delle elezioni di Auronzo che hanno segnato la sconfitta della lista Auronzo Viva, nonostante l’endorsement in sede di campagna elettorale da parte delle due Regole di Villagrande e Villapiccola, resta il rammarico. Una presa di posizione pubblica da parte delle due assemblee cittadine che ha fatto discutere a lungo e che, inevitabilmente, rischia di giocare un ruolo determinante sul futuro di Auronzo. «Sono responsabile della situazione venutasi a creare perché mi sono sentito in dovere di coinvolgere le Regole nelle vicende amministrative al fine di salvaguardare l’accordo recentemente approvato con il Comune», spiega Monti, «è fin troppo evidente che i regolieri auronzani non hanno compreso a fondo le nostre reali intenzioni scegliendo di voltarci le spalle. I fatti sono questi ed ormai non è possibile tornare indietro, chi vince ha sempre ragione. I prossimi passi in merito alla ratifica dell’accordo tra Regole e Comune sono tutti da decifrare, al momento non sono in grado di capire come andrà a finire anche se ho sufficienti motivi per credere che l’accordo anche questa volta non si farà come accaduto in passato». Monti deve fare i conti anche con la bruciante sconfitta personale: «Gli auronzani mi hanno rimproverato il doppio ruolo di presidente regoliero e candidato consigliere comunale, ma chi pensa che la mia scelta sia da ricondurre alla smania per le poltrone si sbaglia di grosso. Il mio unico obiettivo era garantire l’accordo tra Regole e Comune. Se avessi avuto altri scopi mi sarei candidato a sindaco. Tornerò a dedicarmi al mio rifugio che è la cosa più importante e all’ambizioso progetto delle vie ferrate».
(dierre)
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