Larese: sì condizionato al riordino

«Dovranno essere accettati gli emendamenti presentati»
Gian paolo Perona-perona-belluno-camera di commercio
Gian paolo Perona-perona-belluno-camera di commercio

BELLUNO. «Abbiamo approvato il ddisegno di legge regionale sul riordino dell’ente locale a condizione che siano accettate le variazioni da noi proposte».

È un “si” condizionato quello che ieri la presidente della Provincia, Daniela Larese Filon ha dato al disegno di legge che riguarda il futuro della Provincia nel corso della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, riunitasi a Venezia.

«Le Province hanno presentato degli emendamenti», prosegue Larese Filon, «chiedendo che sia risolta la situazione del personale, visto che da tempo attendiamo di spare la fine che farà. Abbiamo chiesto che, qualora la Regione intenda tenere per sè alcune funzioni non fondamentali, si prenda anche il personale preposto; qualora, invece, decida di trasferirci queste competenze, ci dia il personale mantenendo in capo a sé la responsabilità e la gestione economica». In poche parole, gli enti locali hanno detto espressamente a Venezia che, se dovesse volere delle funzioni in più delegandole alle Province, dovrà ugualmente sobbarcarsene le spese.

«È da un anno che facciamo osservatori per capire che fine farà il personale», ribadisce la presidente, «alla fine di ottobre dovranno essere definiti gli addetti in sovrannumero. Sappiamo di dover tagliare il 30% dei dipendenti, ma i nostri impiegati sono stanchi di attendere notizie sul loro futur. È necessario che al più presto si definisca questo punto».

«Come Provincia di Belluno abbiamo chiesto che si proceda al più presto anche alla definizione del riordino, dando gambe alle leggi 56 e 25», prosegue la presidente di Palazzo Piloni che aggiunge: «Abbiamo infine introdotto un emendamento relativo alle spese per il sociale che ad oggi sono gestiste dalla Provincia, anche se sarebbero di competenza regionale. Se Venezia vorrà lasciare questo settore in capo a noi, dovrà garantire i finanziamenti, quasi 13 milioni di euro per l’intero Veneto».

Sulla questione risorse, però, il vice presidente veneto Gianluca Forcolin ha precisato che «a causa dei continui tagli, anche una Regione virtuosa come la nostra si trova in difficoltà e non sappiamo ancora per quanto potremo reggere». Ora il ddl con gli emendamenti sarà sottoposto al vaglio del consiglio regionale che dovrà quindi votarli. (p.d.a.)

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