Largo Ugo Neri è al buio: i ladri rubano nelle auto

Dieci furti negli ultimi venti giorni nella zona della palestra Miros, alla Veneggia. Battistel: «In questa strada non ci sono lampioni, rischiano anche i pedoni»

BELLUNO

Auto aperte e svaligiate. Una strada lunga, senza lampioni e con pochissimi passaggi pedonali. «Siamo in una condizione davvero difficile, qui», sbotta Lorenzo Battistel, titolare della palestra Miros. È lui a raccontare i problemi di sicurezza che ci sono in Largo Ugo Neri, nota anche come strada interna della Veneggia. Problemi di sicurezza stradale, ma non solo.

Tutti al buio

Proprio ieri sul nostro giornale ci siamo occupati della condizione di alcuni passaggi pedonali presenti i città. Le “strisce invisibili”, le abbiamo definite sulla base di alcune segnalazioni ricevute da pedoni e automobilisti. In Largo Ugo Neri i passaggi pedonali sono pochissimi. E per i pedoni è un incubo attraversare la strada, che non è per niente illuminata.

«Non c’è nemmeno un lampione», spiega Battistel. «I fari delle tante attività che si sono insediate in questa zona della città illuminano i piazzali delle stesse, ma la strada è completamente buia».

Accesso difficile

Fattore, questo, che oltre a rendere pericoloso attraversare ai pedoni, complica la vita anche agli automobilisti. L’accesso al Miros e alle attività vicine (artigianali, ma anche uffici) avviene proprio da Largo Ugo Neri, ma la visibilità è scarsa e l’assenza dei lampioni non aiuta di certo. «Bisogna uscire con mezza macchina per vedere chi sta arrivando», continua Battistel. «Ma siccome questa strada è lunga e dritta, tutti corrono come pazzi. È un rischio ogni volta che ci si immette sulla carreggiata».

Furti nelle auto

Ma è soprattutto la scarsa illuminazione che preoccupa Battistel. Negli ultimi venti giorni ci sono stati almeno una decina di furti nelle auto posteggiate vicino alla palestra. «E accadono sempre fra le 18 e le 20-20.30», aggiunge il titolare del Miros. «Vengono colpite le auto parcheggiate più lontane, in una zona buia. Se ci fossero i lampioni lungo la strada, magari farebbero da deterrente per i ladri, o no?».

Battistel ha già avvisato le forze dell’ordine della situazione e ha affisso dei cartelli all’interno della palestra per avvisare le persone di non lasciare nulla all’interno delle macchine. Borse, telefoni, computer, oggetti preziosi: meglio portare tutto in palestra, gli armadietti negli spogliatoi si possono chiudere con un lucchetto. «Tutti devono sapere che questa zona è diventata pericolosa ultimamente», conclude Battistel. «Il problema è diventato serio e mi auguro che qualcuno intervenga».

La richiesta

Il primo passo sarebbe quello di installare i lampioni, suggerisce Lorenzo Battistel, che non vuole fare polemica ma essere propositivo. «Le lampade a led illuminano molto e consumano anche poco», afferma. «Belluno è una città in ordine, i crimini sono in calo, ma ci sono alcune situazioni da risolvere e mi auguro vengano prese in considerazione».—


 

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