L’Arma su una pista «promettente» Aquini sfida i militari

Gli investigatori contano di individuare il colpevole Nel frattempo il sospettato di essere Erostrato rinfaccia alcuni insuccessi a Cesio

SANTA GIUSTINA. Aquini sfida i carabinieri. Mentre i militari della Compagnia di Feltre stanno seguendo una pista considerata «promettente», per dare un nome all’autore dell’incendio che giovedì notte ha distrutto un deposito dell’azienda agricola De Bastiani di Cergnai, Samuele Aquini non solo invita sempre a cercare il colpevole in Erostrato, ma si spinge a scrivere sul suo profilo Facebook che «I carabinieri escludono categoricamente che l'autore dell'incendio a Cergnai sia lo stesso di quelli avvenuti a Cesio. Considerato che finora non sono stati in grado di identificare gli autori di alcuni dei gesti, per affermare questo con certezza basandosi solo sul modus operandi dovrebbero possedere il dono della preveggenza».

Il fatto è che i carabinieri rimangono convinti che dietro allo pseudonimo Erostrato si nascondano lui e il padre Nemesio, tanto è vero che hanno chiuso le indagini di loro competenza. Fin dai primi accertamenti all’azienda agricola di Graziano e Nicolas De Bastiani, invece, hanno escluso la pista del piromane dal nome greco antico: chi voleva appiccare il fuoco e provocare un danno pesante ha aperto la valvola di una bombola di acetilene, che è esplosa per la vicinanza al cannello del gruppo ossitaglio.

Gli incendi rivendicati da Erostrato sono stati innescati in maniera diversa: in una delle lettere inviate al nostro giornale, lo stesso, anonimo autore parlava di «glicerina, spessore di plastica, petrolio e olio di semi» . Tutta un’altra procedura. Le indagini sul rogo di Cergnai e su quello di un paio di notti prima, a Lunni di San Gregorio nelle Alpi, dove era stato bruciato un deposito contenente un’auto e attrezzi agricoli sono ancora in corso e i carabinieri contano di arrivare all’individuazione del colpevole o dei colpevoli. —

Gigi Sosso .

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